I controlli sono eseguiti dall' ARPAC con frequenza mensile da aprile a
settembre in tutte le acque destinate all'uso balneare su una zona
costituita da 329 acque di balneazione (42 in provincia di Caserta,
149 in provincia di Napoli e 138 in quella di Salerno).
La classificazione della qualità delle acque di balneazione, ottenuta
dalla elaborazione statistica dei dati relativi alle ultime quattro stagioni
balneari, permette di attribuire ad ogni "acqua adibita alla balneazione" una
classe di qualità: "scarsa", "sufficiente", "buona" o "eccellente". A queste catalogazioni corrispondono rispettivamente i colori rosso-giallo-verde-blù.
Esiste una quinta categoria denominata "Nuova classificazione" che
comprende circa 26 km di costa, per le quali non è stato ancora
raggiunto il set di dati minimo necessario all'attribuzione della classe di
qualità comprendente almeno 16 campioni. Per queste acque saranno
istituiti controlli con frequenza maggiore e sono previsti eventuali
campionamenti aggiuntivi di studio in corrispondenza di zone ritenute a
potenziale rischio di inquinamento.
Si riportano alcune note riguardanti la balneabilità delle acque in genere ed
i diritti dei bagnanti con alcuni riferimenti alle attività svolte a Portici nel
2012 e a Castellammare nel 2013.
Balneabilità a Portici (NA) - contro-analisi delle acque marine dal MoVimento 5 Stelle
In data Venerdi 27 Luglio 2012 il Comitato “Mi
Tuffo o non mi Tuffo” ha tenuto una conferenza stampa PER ANNUNCIARE I
RISULTATI DELLE ANALISI DELLE ACQUE MARINE DEL LITORALE PORTICESE. Di seguito il
testo della parole. Inoltre è intervenuto tramite collegamento telefonico il
Prof. Antonio Marfella (tossicologo – oncologo), che ha espresso il suo parere
sulle analisi effettuate
1) Il Comitato di fatto “Mi
Tuffo o non mi Tuffo” è stato promosso dai cittadini del Movimento 5 Stelle.
Nato con l’intento di informarsi ed interessarsi alla pulizia delle acque marine
del litorale porticese ed in generale alla tutela della salute dei bagnanti. Per
raggiungere questi obiettivi il Comitato promuove iniziative affinché la
cittadinanza venga messa a conoscenza dei dati reali e sviluppi la necessaria
consapevolezza della situazione attuale. Il Comitato ha organizzato varie forme
di sensibilizzazione sul territorio del Comune di Portici, ed intende
coordinarsi con altri Comitati, movimenti ed associazioni che operano sul
territorio nazionale e collaborare con specialisti del settore nonché con le
Istituzioni. Il Comitato non ha fatto altro che operare facendo riferimento
all’art.11
della Direttiva europea 2006/7/CE che regola la gestione della qualità delle
acque di balneazione, nonché ispirandosi all'art.
4 del Decreto del Ministero della Sanità del 30 marzo 2010, nella parte in
cui prevede processi di partecipazione cittadina “..II Ministero della
salute incoraggia la partecipazione del pubblico attraverso il Portale Acque del
medesimo, per mezzo del quale il pubblico può trovare tutte le informazioni
relative alle acque di balneazione e formulare nel contempo
suggerimenti, osservazioni o reclami.
Le Regioni, le Province autonome ed i Comuni
assicurano un’adeguata informazione al pubblico sul processo di partecipazione e
ne favoriscono la stessa...".
Pienamente consapevoli che per formulare dei
suggerimenti ed osservazioni ci fosse bisogno di ulteriori dati oggettivi e che
ad oggi non esistono processi di partecipazione promossi dalla istituzioni,
abbiamo liberamente, spontaneamente e direttamente applicato la ratio
della norma ed i suoi principi ispiratori
2) Attualmente, i criteri che
determinano la balneabilità sono regolati dal
Decreto del Ministero della Salute dal 30 Marzo 2010. Tale atto ministeriale
attua la norma del
Decreto legislativo 116/2008. Quest’ultimo recepisce la
direttiva europea 2006/7 emessa a seguito della
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio numero 2003/C 45
E/15 avvenuta dopo le considerazioni della
COMMISSIONE delle COMUNITÀ EUROPEE del 21.12.2000 contenute nella COMunicazione(2000)
860.
Le norme attualmente in vigore hanno
sensibilmente ridotto gli indicatori di contaminazione delle acque di
balneazione. Infatti rispetto alla precedente normativa (DPR
del 8 giugno 1982, n. 470; e
DIRETTIVA 76/160/CEE) sono stati esclusi dalle analisi previste la
rilevazione di tutti i parametri chimici e sono stati ritenuti valori non nocivi
livelli raddoppiati e quintuplicati di batteri fecali. I
parametri si sono ridotti da undici* a soli due**. Seppur la
nuova normativa entra a far parte di un quadro più generale che è quello della
direttiva quadro in materia di acque, noi cittadini del Comitato “Mi Tuffo o NON
mi TUFFO” non siamo gli unici ad esprimere molti dubbi sulla efficacia
dell’attuale normativa. A tal riguardo vi segnaliamo il
Dossier di Legambiente
Mare Nonstrum 2011, che troverete tra i documenti che vi abbiamo consegnato,
ed inoltre Vi segnaliamo il
punto 3.4 della Proposta di direttiva prima citata: al punto 3.4.
denominato “Consultazione del Comitato scientifico per tossicità, ecotossicità e
ambiente (SCTEE)”, leggiamo "i due parametri sono rappresentativi di gran
parte degli episodi di contaminazione riferiti e sono correlati a problemi di
salute. La valutazione dei due indicatori nelle acque costiere e nelle acque
dolci fornirà ulteriori informazioni e potrebbe servire a determinare le cause
della contaminazione stessa;
rimane tuttavia necessaria la ricerca sugli indicatori virali; allo stato
attuale delle conoscenze è difficile determinare un livello soglia (al di sotto
del quale non si osservano effetti negativi) per l'Escherichia coli e per gli
enterococchi intestinali e qualsiasi limite venga scelto non sarà universalmente
valido in tutte le occasioni.”
Abbiamo preparato un breve filmato che
desideriamo farvi vedere per chiarire ulteriormente il complesso argomento:
FILMATO BALNEABILITA’ DELLA FESTA DELLE STELLE
*PARAMETRI
VECCHIA NORMATIVA (VEDERE ALLEGATO I)
**PARAMETRI
NUOVA NORMATIVA (VEDERE ALLEGATO A)
In precedenza, la
Direttiva 76/160/CEE “Direttiva del Consiglio dell'8 dicembre 1975
concernente la qualità delle acque di balneazione”, e recepita in Italia dal
DPR del 8 giugno 1982, n. 470 stabiliva una più ampia gamma di requisiti da
soddisfare per il criterio della balneabilità (ben 19 parametri la
Direttiva 76/160/CEE e ben 11 parametri il
DPR del 8 giugno 1982, n. 470 ), e fissava un limite nettamente inferiore
dei batteri fecali (vedi le note di cui sopra
* e
**
).
3) L’Arpac (Agenzia Regionale
Protezione Ambiente Campania) ha espresso un giudizio di balneabilità positivo
per la stagione sia 2011 che 2012, sulla base della nuova normativa ed in
particolare a norma dell’art.2,
comma 5 del Decreto del Ministero, quindi sulla base dei nuovi livelli di
presenza dei batteri fecali che rispetto alla precedente normativa
risultano raddoppiati e quintuplicati (per gli
Enterococchi Intestinali oggi il valore è 200 mentre prima era solo 100; ed
Escherìchia Coli oggi il valore è 500 mentre prima era 100). I prelievi dell’Arpac
sono stati effettuati ad una distanza dalla riva di circa 130-170 mt (ex
bagnoREX più di 150 mt dalla spiaggia;
Spiaggia Villa d’Elboeuf circa 150 mt dalla spiaggia;
Spiaggia delle Mortelle a più di 120mt dalla spiaggia).
La normativa attualmente in vigore, a norma dell’art. 6, comma 3 del
D.Lgs. 30 maggio 2008, n. 116 in materia predispone che il monitoraggio
“..e' fissato, all'interno di ciascuna acqua di balneazione, dove si
prevede il maggior afflusso di bagnanti..”.
In considerazione che nella nuova normativa
risultano mancanti diversi parametri di valutazione, che c'è
stato una impressionante legalizzazione dell'aumento del livello dei
batteri fecali, in assenza di un osservatorio ad hoc che fosse in grado
di comparare i dati attuali con le rilevazioni degli anni precedenti ed in base
alle predisposizioni della normativa sui punti di prelievo che l'ARPAC
non ha seguito pedissequamente, il Comitato ha voluto disporre di dati
ulteriori ed ha affidato al laboratorio
Ecosistem di Napoli (società operante da oltre vent’anni nel settore del
monitoraggio ambientale, accreditata da Enti come Certiquality e Accredia per la
certificazione del proprio sistema qualità secondo le norme ISO 9001) le analisi
delle acque del litorale porticese nei 3 punti : Spiaggia delle Mortelle, ex
Lido Aurora e spiaggia di Villa d'Elboeuf. Analisi effettuati con i metodi
previsti dalla normativa europea ed italiana ossia
Enterococchi Intestinali il Metodo ISO
7899-2 e per Escherichia Coli
il Metodo ISO 9308-1.
4) Qui ci sono i nostri
risultati: Villa
Elboeuf QUI; -
Viale-Camaggio_ex-LidoAurora QUI; -
Spiaggia_Mortelle
QUI . Questo è il profilo professionale del Laboratorio che
ha effettuato le analisi:
QUI
Da
quello che si evince se si applicasse la precedente normativa il mare non
risulterebbe balneabile, mentre applicando l’innalzamento doppio e quintuplo dei
batteri fecali della nuova normativa il mare risulta balneabile.
Da uno studio dell’Agenzia di Protezione
Ambientale degli Stati Uniti abbiamo un grafico che spiega su 1000 persone che
si bagnano quante persone si ammalano con i diversi valori dei batteri fecali
(tenendo conto che attualmente il nostro valore è 500 n/100ml):
QUI
5) Alla luce degli esiti delle
analisi, il Comitato di fatto “Mi tuffo o non mi tuffo” nel concludere che le
acque analizzate risultano essere legalmente balneabili, ma
consapevole che ciò potrebbe essere soltanto il risultato
dell’innalzamento dei valori limite presi a riferimento per i batteri fecali,
e tenuto conto che anche lo stesso Parlamento europeo e il Consiglio nel
punto 3.4 della Proposta di direttiva ammette che è “necessaria
la ricerca sugli indicatori virali”, e confessa che “allo
stato attuale delle conoscenze è difficile determinare un livello soglia”;
auspica l’apertura di un tavolo di lavoro che si confronti sulla tematica
della balneabilità delle acque, proponendo in collaborazione con la comunità
scientifica, le istituzioni, le associazioni ed i cittadini, uno studio più
approfondito della normativa e degli aspetti epidemiologici connessi che possa
portare a proposte concrete di miglioramento delle leggi Europee a tutela della
salute dei cittadini, promuovendo allo stesso tempo iniziative atte a
sensibilizzare la società civile sul tema della protezione ambientale, del
litorale e delle acque del nostro mare.
QUESTE SONO LE 14 DOMANDE CHE ALL' EPOCA FURONO RIVOLTE AL SINDACO DI PORTICI
26/08/2012 Le 14 domande sul mare al sindaco di Portici 2012
1) è vero che la nuova normativa europea ha ridotto da nove a due i parametri da
analizzare per definire balneabili le acque?
2) è vero che i parametri dei batteri fecali sono stati raddoppiati e
quintuplicati dalla nuova norma e quindi è piu facile rientrare in tali
parametri?
3)è vero che per ragioni di costo la frequenza delle analisi è stata allungata e
quindi queste vengono effettuate meno spesso?
4) è vero che a fronte dei dati rilevati dalle analisi private commissionate dal
Movimento 5 Stelle se ci fosse stata la vecchia normativa la balneabilità non
sarebbe consentita?
5) è vero che l'Arpac ha effettuato i prelievi a oltre 120 mt dalla spiaggia e
non a riva e quindi non dove l'afflusso dei bagnanti è maggiore così come
previsto dalla legge?
6) è vero che l'Arpac non ha effettuato l'individuazione e la segnalazione delle
potenziali fonti di inquinamento contravvenendo cosí alla normativa?
7) è vero che ad Ercolano ed a S.Giovanni ci sono scarichi fognari senza alcuna
immissione in fogna ne depurazione?
è vero che a poche centinaia di metri dalla nostra costa attraccano
frequentemente navi mercantili che effettuano manutenzioni e lavaggi con
sostanze inquinanti che vengono rilasciate regolarmente in mare?
9) è vero che a Vigliena c'è la foce del Pollena che è ormai ridotta ad una
fogna a cielo aperto che scarica in mare e che recentemente è stata usata per
scaricare a mare prodotti chimici tossici altamente pericolosi?
10) è vero che il Sarno che sfocia tra Torre Annunziata e Castellammare è il
fiume piu inquinato fiume d'Europa?
11) è vero che al porto di Napoli c'è una notevole attività navale mercantile,
croci eristica e manutentiva con conseguenze per l'ambiente?
12) è vero che sul golfo di Napoli insiste una popolazione di circa cinque
milioni di abitanti e che i pochi depuratori funzionano poco e male?
13) è vero che lei preferisce e continua a fare i bagni e la villeggiatura in
costiera ?
14) E perchè mai, visto che a Portici il mare è ugualmente balneabile ed offrono
pure le sfogliatelle?
Ci risponda sinteticamente signor sindaco e lo faccia pubblicamente e senza
usare il politichese così i cittadini capiranno ed avranno un quadro più
preciso, completo e definitivo della questione.
MEDUSE E MONACHE DI MARE
La
proliferazione delle meduse e la presenza delle monache di mare si pensano
dovute ad altri effetti: Le meduse stanno aumentando in seguito all’aumento
della temperatura anche se vi sono meduse che amano il freddo. La sovra pesca
distrugge i predatori ed anche questo aumenta la proliferazione delle meduse che
distruggono larve e uova dei pesci, danneggiando anche l' uomo solo per l'
effetto urticante (le meduse nei nostri mari non causano morte).
Le monache di mare vivono in presenza di particolari alghe di cui si nutrono e
non sono velenose.
SCARICHI FOGNARI E NON
Si noti che non sono solo gli scarichi fognari da tenere d' occhio anche perchè
i prodotti organici si decompongono e vengono assorbiti dall' ecosostema a meno
che non scoppi qualche epidemia., ma sono anche i prodotti chimici tal quali che
non vengono decomposti, come pure tutti i detersivi, i prodotti di bellezza e
gli altri prodotti chimici che si usano in casa e nelle fabbriche.
DIRITTI DEI BAGNANTI
Diritti dei bagnanti da Adiconsum
•l’accesso alle spiagge è libero ed anche gli stabilimenti devono consentire il
transito alla battigia;
•la battigia, cioè la striscia di sabbia di 5 metri dove arriva l’onda, è a
disposizione di tutti: è, infatti, un’area
esclusa dalla concessione. Sulla battigia possono transitare tutti, ma non vi
possono essere collocati oggetti ingombranti come ombrelloni o sdraio;
•le spiagge libere devono essere posizionate tra uno stabilimento e l’altro;
•la pulizia delle spiagge libere è a carico del Comune;
•i prezzi sono liberi e dovrebbero essere rapportati alla qualità dei servizi.
In caso di violazione dei diritti dei bagnanti rivolgersi:
- alla Polizia Municipale;
- ai Carabinieri;
- alla Capitaneria di porto;
- alle sedi Adiconsum riportate sul sito
www.adiconsum.it.
DIRITTI DEI BAGNANTI
Diritti dei bagnanti dal forum Campania
https://www.facebook.com/groups/movimentocampania/permalink/10151613560873434/
Info Balneabilità