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25/09/2015 Operazione PORTO SICURO da parte della Guardia Costiera

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La Capitaneria di Porto di Torre del Greco con il Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Medicina del Lavoro e Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambiente di Lavoro dell’ASL, ARPAC ed in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha portato a termine un' ampia operazione di verifica dell' ambito portuale realizzando 10 informative di reato redatte a carico di altrettanti concessionari titolari di attività con il sequestro penale di opere e manufatti. con circa 2000 (duemila) metri quadrati complessivi di specchi acquei risultati occupati abusivamente attraverso strutture d’ormeggio e numerose unità nautiche





Questo il comunicato stampa:
Capillare attività di verifica dell’intero ambito portuale corallino avviata da parte della Capitaneria di Porto di Torre del Greco in concorso con il Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Medicina del Lavoro e Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambiente di Lavoro dell’ASL, ARPAC ed in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità Marittima, la generalità di pontili, punti d’ormeggio, strutture cantieristiche, sodalizi e ogni altra tipologia di attività ricettiva localizzata nel porto di Torre del Greco.







Dieci (10) le informative di reato redatte a carico di altrettanti concessionari titolari di attività per occupazione abusiva di aree e specchi acquei ed accertata realizzazione di innovazioni non autorizzate su aree in concessione.

Numerose le violazioni di natura urbanistico/edilizio e paesaggistico/ambientale, nonché in materia di sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro accertate e contestate che hanno portato in taluni casi al sequestro penale di opere e manufatti.

Circa 2000 (duemila) i metri quadrati complessivi di specchi acquei risultati occupati abusivamente attraverso strutture d’ormeggio e numerose unità nautiche di diverse dimensioni immediatamente fatte sgombrare e ripristinare a seguito di diffida ad horas notificata a carico di soggetti concessionari e non.

Particolare attenzione è stata altresì rivolta alle strutture destinate a lavorazione e rimessaggio e ricovero di unità navali.

Numerose e in taluni casi di grave entità le violazioni di natura ambientale portate alla luce dagli organi di vigilanza:

detenzione incontrollata di rifiuti speciali pericolosi e non autoprodotti in assenza delle prescritte autorizzazioni, iscrizioni e comunicazioni accumulati in strutture non idonee;

abbandono incontrollato su aree demaniali marittime (pneumatici, residui di lavorazione, ecc.);

accertata mancanza dei prescritti registri di carico e scarico dei rifiuti speciali derivanti dall’attività d’impresa;

dispersione diretta al suolo di olii esausti ed altre sostanze pericolose con possibili contaminazioni della matrice ambientale alla luce della quantità di materiale sversato nel tempo

Numerose le prescrizioni asseverate tecnicamente da parte degli enti sanitari operanti in concorso ed impartite da parte degli uomini della Guardia Costiera in attuazione delle nuove norme in tema di ecoreati recentemente introdotte dal legislatore con la legge n. 68 del 22 maggio 2015.

Ulteriori ed altrettanto rilevanti le infrazioni al vigente Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro oggetto anch’esse di specifiche prescrizioni da ottemperarsi da parte dei titolari delle attività cantieristiche in un determinato e ben precisato arco temporale.

Tale operazione va ad aggiungersi all’altrettanta intensa attività operativa (oltre 830 controlli) condotta nel decorso periodo estivo da parte della stessa Guardia Costiera di Torre del Greco lungo l’intero litorale di giurisdizione ricomprendente i comuni di Ercolano, Portici e Torre del Greco, che ha consentito di portare alla luce oltre 150 illeciti perpetrati ai danni di interessi primari della collettività, quali l’ambiente e la sicurezza.

Continuerà in tal senso l’impegno degli uomini della Capitaneria di Porto a presidio delle coste e dei mari del Compartimento Marittimo ed allo scopo di disincentivare qualsiasi forma di abusivismo e di indebita aggressione.

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