
L' Arpac ha provveduto a rifare tutta una serie di test dopo le analisi routinarie del 23 maggio 2016.
I nuovi dati del 30 maggio riguardano sia i prelievi di emergenza per la ricerca di idrocarburi, tensioattivi, microbiologia, fitoplancton, sia i prelievi a distanza crescente su ambedue i lati rispetto al punto della rete per definire i limiti del tratto interessato dall' eventuale inquinamento.
Tutti i dati appena pubblicati sono positivi e riabilitano anche la zona Cimitero, dal Porto di Torre del Greco a II vico San Vito, una zona di ben 2 chilometri, risultando balneabili tutte e sette le zone di Torre del Greco.
Con le analisi del 23 maggio sono scomparse anche le complicazioni riguardanti la zona di S. Maria La Bruna da Via Gurgo a Scogli di Prota.
Salvo casi particolari, tutte le zone di Torre del Greco riceveranno un solo prelievo routinario e a breve dovrebbero ricevere anche l' assegnazione del colore.
RISPOSTE ARPAC SULL' ESCHERICHIA COLI
Si riporta una nota Arpac riguardante la presenza di Escherichia
Coli:
Quali sono gli effetti e i rischi della balneazione in acque con Escherichia
Coli?
"Gli Enterococchi intestinali sono batteri che fanno parte della flora microbica
intestinale umana e animale.
La loro presenza è indice di contaminazione fecale.
Anche gli Escherichia coli, che fanno parte del più ampio gruppo dei Coliformi
fecali, sono dei batteri che vivono nell’intestino di uccelli e mammiferi,
incluso l’uomo.
Il ritrovamento di questi batteri in acqua segnala sicuramente la presenza di
inquinamento fecale di provenienza ad esempio da scarichi fognari, da
allevamenti di animali".
Ogni quanto vengono effettuati i campionamenti, di ruotine? E perché, in
alcuni casi, sono stati fatti delle seconde analisi a distanza di poche ore
dalla prima?
«Nel periodo compreso tra il 1 aprile e il 30 settembre di ciascun anno, vengono
effettuati campionamenti in ciascuna area di balneazione, con frequenza mensile.
Sono le analisi routinarie effettuate sempre nello stesso punto.
In caso di inquinamento, dopo il primo superamento dei limiti scatta
immediatamente l’ordinanza del sindaco per il divieto temporaneo su tutta
l’area.
In questi casi il sindaco può chiedere ad Arpac di effettuare un ulteriore
campionamento con delle analisi aggiuntive supplementari,in punti studio in
corrispondenza di potenziali fonti di inquinamento, analisi di delimitazione con
spostamento a sinistra e a destra per individuare la zona interessata all'
inquinamento, analisi di emergenza quando l' Arpac o altri enti ritengono
necessario ricercare idrocarburi, tensioattivi, microbiologia, fitoplancton.
In caso di esito positivo dei risultati delle analisi del nuovo campionamento il
divieto di balneazione può essere revocato».
Come avviene l’analisi?
«I campioni di acqua prelevata vengono posti in coltura microbiologica.
Le analisi hanno una durata, stabilita dalla legge, di 48 ore e solo trascorso
questo tempo l’esito può essere validato.
Tuttavia quando il superamento è già evidente a 24 ore dall'inizio delle
analisi, viene comunque comunicato al Sindaco del Comune interessato per
l’adozione dei provvedimenti».
Definizioni di balneabilità
Mare sporco o scarichi sospetti nel lago? Segnalalo a SOS Goletta
Arpac Balneabilità
Mare balneabile non vuol dire mare pulito.
Per la balneabilità, secondo le norme europee, l' Arpac analizza solo due parametri batteriologici, gli Enterococchi intestimali e l' Escherichia coli più specifici come indicatori di contaminazione fecale, rispetto agli 11 parametri ricercati secondo il DPR 470/82 (coliformi totali, coliformi fecali, streptococchi fecali, salmonella, enterovirus, PH fenoli, oli minerali, ossigeno disciolto, colorazione e trasparenza), secondo una normativa europea del 2010 che ha anche portato i valori limite da 100 a 200 per gli gli Enterococchi intestimali e da 100 a 500 per l' Escherichia coli.
L' acqua viene considerata balneabile se i due parametri batteriologici risultano inferiori ai valori di 200 e 500 rispettivamente, senza tener conto di altri parametri o della sporcizia che vi è nell' acqua.
Il ministero dell' ambiente utilizza gli stessi parametri e gli stessi valori dell' Arpac ma pubblica i dati solo secondo le ordinanze dei comuni per cui vi possono essere discordanze.
Anche Legambiente con la Goletta Verde utilizza gli stessi parametri della normativa europea.
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L' ARPAC HA INIZIATO A PUBBLICARE I DATI PER I SOLI DUE PARAMETRI DA CONTROLLARE: Enterococchi intestimali ed Escherichia coli a partire da quelli di aprile 2015 e poi a seguire
quelli dei mesi successivi fino a settembre.
Questo perchè è stato ritenuto che la valutazione della qualità delle acque possa essere effettuata
solo su due parametri batteriologici (escherechia coli ed enterococchi intestinali, più specifici come indicatori di contaminazione fecale) rispetto agli
11 parametri ricercati secondo il DPR 470/82 (coliformi totali, coliformi fecali, streptococchi fecali, salmonella, enterovirus, PH fenoli, oli minerali,
ossigeno disciolto, colorazione e trasparenza).
La classificazione
della qualità delle acque di balneazione, ottenuta dalla elaborazione statistica
dei dati relativi alle ultime quattro stagioni balneari, permette di attribuire
ad ogni "acqua adibita alla balneazione" una classe di qualità: "scarsa",
"sufficiente", "buona" o "eccellente". A queste catalogazioni corrispondono
rispettivamente i colori rosso-giallo-verde-blù.Esiste una quinta categoria denominata "Nuova classificazione" che
comprende circa 26 km di costa, per le quali non è stato ancora
raggiunto il set di dati minimo necessario all'attribuzione della classe di
qualità comprendente almeno 16 campioni. Per queste acque saranno
istituiti controlli con frequenza maggiore e sono previsti eventuali
campionamenti aggiuntivi di studio in corrispondenza di zone ritenute a
potenziale rischio di inquinamento.
Balneabilità per la stagione balneare 2016 come da nuova norma stabilita con la delibera regionale n.863 del
29.12.2015
La balneabilità delle zone costiere per la stagione balneare 2016 è stata
definita ai sensi della nuova norma, con la delibera regionale n.863 del
29.12.2015 (pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 2 del
11/01/2016), sulla base dei controlli eseguiti da ARPAC dal 1° aprile al 30
settembre delle ultime quattro stagioni balneari (2012-2013-2014-2015).
Il giudizio di idoneità di inizio stagione balneare, espresso in delibera,
deriva dall'analis statistica degli ultimi quattro anni di
montoraggio in base agli esiti esiti analitici di solo 2 parametri
batteriologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. Tali parametri
sono stati considerati dall'organizzazione Mondiale della Sanità indicatori di
contaminazione fecale più specifici rispetto a quelli (Coliformi totali,
Coliformi fecali, Streptococchi fecali, Salmonella, Enterovirus, pH, fenoli,
tensioattivi, oli minerali, ossigeno disciolto, colorazione e trasparenza)
ricercati con la vecchia normativa, il DPR 470/82.
Le acque di balneazione sono state così classificate secondo le classi di
qualità previste dalla norma: Scarsa, Sufficiente, Buona, Eccellente e riportate
in forma tabellare negli allegati della suddetta delibera regionale.
Relativamente alla classe in cui ricade ogni acqua sono previste diverse
modalità di gestione e monitoraggio e l'eventuale adozione di misure di
risanamento mirate alla tutela della salute dei bagnanti. Le acque "non idonee
alla Balneazione", ad inizio stagione balneare 2015, sono quelle che risultano
di qualità "scarsa". Per ciascuna acqua di balneazione classificata «SCARSA», ai
sensi del D.lgs 116/08, le Amministrazioni comunali dovranno adottare, ad
apertura della stagione balneare, le seguenti misure:
adeguate misure di gestione, inclusi il divieto di balneazione, per impedire
l'esposizione dei bagnanti all'inquinamento; individuazione delle cause e delle
ragioni del mancato raggiungimento dello status qualitativo «sufficiente»;
adeguate misure per impedire, ridurre o eliminare le cause di inquinamento;
garantire l'informazione al pubblico.
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