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21/08/2018 Segnalazione PEC all' Arpac ed al Comune di Torre del Greco in merito alle sospensione dei prelievi ed alle ordinanze di non balneabilità dopo forti temporali. I provvedimenti del 10 agosto hanno, infatti, creato dei grandi disagi a tutti i cittadini

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Segnalazione PEC all' Arpac ed al Comune di Torre del Greco in merito alle sospensione dei prelievi ed alle ordinanze di non balneabilità dopo forti temporali. I provvedimenti del 10 agosto hanno, infatti, creato dei grandi disagi a tutti i cittadini.





Segnalazione PEC all' Arpac ed al Comune di Torre del Greco in merito alle sospensione dei prelievi ed alle ordinanze di non balneabilità dopo forti temporali. I provvedimenti del 10 agosto hanno, infatti, creato dei grandi disagi a tutti i cittadini.






15/08/2018 Ignorata la norma europea di sospensione della balneabilità dopo un forte temporale

L' Arpac esegue i prelievi per la balneabilità il giorno 8 dopo due bombe d' acqua ed invia i dati di non balneabilità al comune che emette un' ordinanza di non balneabilità in base ai valori dell' Arpac.

L' Arpac ha eseguito le analisi dopo due bombe d' acqua ma avrebbe dovuto aspettare. Nel frattempo il comune avrebbe potuto emettere un' ordinanza di non balneabilità per le 48 ore successive al temporale e nel frattempo l' Arpac avrebbe potuto eseguire le misure per vedere se i valori erano ritornati normali.

Questo secondo una norma europea:

Nel caso di eventi meteorici di precipitazione molto intensa, potrebbe essere utile, quindi, un divieto di balneazione nello zone del litorale comunale interessate dalla presenza di canali che sfociano a mare per controllare se le acque del mare hanno ripreso i valori precedenti alla pioggia. Si tratterebbe di una misura di garanzia per i frequentatori di molte spiagge libere e per quei tratti di stabilimenti balneari interessati agli alvei.

Il provvedimento è stato già adottato in qualche comune come Bari dove si fa esplicito riferimento alle problematiche dei canali/collettori che scaricano in mare le acque provenienti dalle condotta di fogna bianca cittadina, che comprendono le acque meteoriche di dilavamento, provenienti da ogni zona cittadina, alle quali si possono aggiungere prodotti fognari per il fenomeno di troppopieno e materiali solidi che l' acqua incontra sul suo cammino.

Sarebbe, però, necessario mettere in sicurezza le aree interessate per risolvere strutturalmente il problema dei canali che sfociano a mare ma ricordiamo anche che gli articoli 7 e 13 del Regolamento Regionale n. 26 del 2013 (Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e di prima pioggia) che non sarebbe possibile la balneazione e la pesca su una fascia attorno al punto di scarico di acque meteoriche di dilavamento.

Potrebbe bastare una opportuna segnaletica per rendere noto il divieto temporaneo di balneazione al termine delle precipitazioni.

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27/06/2016 Santa Maria La Bruna ancora non balneabile, ordinanza emessa dopo 8 giornate. Ignorata la norma europea di sospensione della balneabilità dopo un forte temporale

Sono stati pubblicati il giorno 22 i nuovi dati Arpac di balneabilità del giorno 20 e la zona di Santa Maria La Bruna da Via Gurgo a Scogli di Prota, già sotto controllo, è stata classificata ancora come non balneabile con un valore per l' Escherichia coli di 560 superiore al massimo stabilito di 500. A partire da domani 28 giugno dovrebbero essere affissi, dopo ben 8 giorni i divieti di balneabilità

Sono in fase di acquisizione per quella zona una descrizione dettagliata di tutte le ulteriori fonti di inquinamento diffuse e puntuali (es. scarichi di acque reflue depurate e non) e sempre in fase di acquisizione dati dal comune, in riscontro alla nota ARPAC prot. n. 63388/2015 del 14/10/2015, relativamente ad ulteriori e/o eventuali presenze dI scarichi a mare.

Nell'area di balneazione sono presenti il punto studio ARPAC denominato IT015063084007 PS, lo scarico di troppo pieno e la condotta sottomarina del Depuratore di Villa Inglese.

Si ricorda che nell' area indicata è presente l' impianto di depurazione di Villa Inglese che effettua le sole fasi di grigliatura e clorazione ma non altre depurazioni chimiche o biologiche.

L' Arpac ha eseguito le analisi dopo un forte temporale ma avrebbe dovuto aspettare. Nel frattempo il comune avrebbe potuto emettere un' ordinanza di non balneazione per le 48 ore successive al temporale e nel frattempo l' Arpac avrebbe potuto eseguire le misure per vedere se i valori erano ritornati normali.

Questo secondo una norma europea:

Nel caso di eventi meteorici di precipitazione molto intensa, potrebbe essere utile un divieto di balneazione nello zone del litorale comunale interessate dalla presenza di canali che sfociano a mare per controllare se le acque del mare hanno ripreso i valori precedenti alla pioggia. Si tratterebbe di una misura di garanzia per i frequentatori di molte spiagge libere e per quei tratti di stabilimenti balneari interessati agli alvei.

Il provvedimento è stato già adottato in qualche comune come Bari dove si fa esplicito riferimento alle problematiche dei canali/collettori che scaricano in mare le acque provenienti dalle condotta di fogna bianca cittadina, che comprendono le acque meteoriche di dilavamento, provenienti da ogni zona cittadina, alle quali si possono aggiungere prodotti fognari per il fenomeno di troppopieno e materiali solidi che l' acqua incontra sul suo cammino.

Sarebbe, però, necessario mettere in sicurezza le aree interessate per risolvere strutturalmente il problema dei canali che sfociano a mare ma ricordiamo anche che gli articoli 7 e 13 del Regolamento Regionale n. 26 del 2013 (Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e di prima pioggia) che non sarebbe possibile la balneazione e la pesca su una fascia attorno al punto di scarico di acque meteoriche di dilavamento.

Potrebbe bastare una opportuna segnaletica per rendere noto il divieto temporaneo di balneazione al termine delle precipitazioni.

 

 

Questa è l' ordinanza emessa dal comune:

Città di Torre del Greco

Città Metropolitana di Napoli

8° Settore Urbanistica - Ufficio Demanio Marittimo

ORDINANZA N. 610 del 24 giugno 2016 IL SINDACO

Vista la nota della Regione Campania - ARPAC, qui pervenuta e registrata in data 24/06/2016 prot. n. 39343, con la quale informa l’esito sfavorevole del le analisi effettuate su campione di acqua marina, prelevato in data 20 giugno 2016 unitamente al divieto di balneazione fino a nuova comunicazione da parte della stessa Autorità, nell’acqua di balneazione denominata “ Stazione di S. M. La Bruna” tratto che va da via Gurgo a via Prota per una lunghezza in metri 2191

Visto il d.lgs. 30 maggio 2008 n. 116; Visto il Decreto Interministeriale, in data 30/03/2 010, di attuazione del D. Lgs 116/08; Visto l’art. 50 del D.Lgs. 267/2000;

ORDINA

Per tutto quanto in premessa riportato:

Il divieto di balneazione, fino a nuova comunicazione da parte dell’Autorità competente, nell’acqua di balneazione denominata “Stazione di S.M. La Bruna tratto che va da via Gurgo a via Prota per una lunghezza in metri 2191.

DEMANDA

- al Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale la collocazione presso gli arenili liberi di apposita ido nea segnaletica con la dicitura “DIVIETO DI BALNEAZIONE” in conformità alla simbologia stabilita dalla Commissione Europea in data 27/05/2011; - al Comandante della Polizia Locale di verificare l’avvenuta esecuzione del presente atto nei termini da esso previsti;

AVVERTE - chiunque non osservi le norme stabilite nella presente ordinanza, salvo che il fatto non costituisca reato e salvo le ulteriori responsabilità derivanti dall’illecito comportamento, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 100 euro a 1.000 euro, ai sensi dell’art.1164, secondo comma, del Codice della Navigazione;

DISPONE

Che la presente ordinanza:

-sia pubblicata all’albo pretorio, sul sito internet del comune e affissa nelle zone interessate;

-sia comunicata al Servizio Tecnico Comunale e alla Polizia Locale;

-sia notificata agli operatori degli stabilimenti balneari;

-sia comunicata, altresì, al Ministero della Salute, alla Regione Campania, alla Capitaneria di Porto, all’ARPAC e all’ASL NA3 – Sud – Distretto 57;

E’ fatto altresì obbligo ai concessionari di stabilimenti balneari, ricadenti nelle aree di divieto, di apporre idonee e visibili indicazioni, all’ingresso degli impianti e lungo i percorsi di accesso al mare, riportanti la dicitura “DIVIETO DI BALNEAZIONE” in conformità alla simbologia stabilita dalla Commissione Europea in data 27/05/2011.

IL SINDACO

Dott. Ciro Borriello

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