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14/09/2018 Con le nuove misure Arpac che hanno dato la balneabilità completa a tutte e 7 le zone di Torre del Greco, si conclude un altro anno caratterizzato da una buona balneabilità valida per tutto l' anno

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L' Arpac ha rifatto, a distanza di pochi giorni, le misure approfondite per le quattro zone di Torre del Greco risultate non balneabili secondo le misure di settembre.

Si noti che le quattro zone di balneabilità di Torre Annunziata hanno confermato, invece, la non balneabilità.

I risultati delle analisi indicano ancora per Torre del Greco sette zone assolutamente balneabili.

Si conclude così una nuova annata all' insegna del tutto balneabile nell' attesa che si completino gli allacciamenti della zona di Leopardi al depuratore di Torre Annunziata e da questo al depuratore di foce Sarno.





A breve dovrebbero partire i lavori per il collettore di Foce Sarno che permetteranno una depurazione completa dei liquami della città di Torre del Greco.

Ricordiamo che , nel frattempo, rimarranno in funzione i due vecchi depuratori che eseguono solo alcune operazioni sui liquami scaricati al largo, a 1100 metri e a 25 metri di profondità.

Torre del Greco è uno di quei comuni dove non avviene una depurazione completa dei liquami di fogna ma la Gori, dopo le operazioni iniziali di grigliatura grossolana e disinfezione con ipoclorito di sodio, provvede a sversare i liquami residui tal quale a 1100 metri di distanza dalla costa ed a 25 metri di profondità.

Il nostro mare è, in effetti, un buon depuratore in quanto molto profondo ed il liquame viene versato nel mare a grande distanza (1100 metri dalla riva) e a grande profondità (25 metri) in una massa di acqua immensa che lo diluisce e avvia la decomposizione dei materiali biodegradabili grazie ai batteri già presenti nel materiale fognario al punto tale che, verso la costa, il mare può risultare balneabile secondo la normativa europea dei due batteri fecali.







La decomposizione dei liquami biodegradabili porta ad un notevole arricchimento di nitrati e fosfati che, in mancanza dei depuratori, generano un' eutrofizzazione in grande quantità.

Alcuni effetti negativi dell'eutrofizzazione sono:

-aumento della biomassa di fitoplancton
-sviluppo di specie tossiche di fitoplancton
-aumento della quantità di alghe gelatinose (mucillagini)
-aumento delle piante acquatiche in prossimità dei litorali
-aumento della torbidità e del cattivo odore dell'acqua
-diminuzione della quantità di ossigeno disciolto nell'acqua
-diminuzione della diversità biotica
-scomparsa di alcune specie ittiche pregiate (i salmonidi)

Fra gli effetti delle mucillagini ricordiamo:

-Le mucillagini creano anche un filtro sulla superficie del mare alla PAR (radiazione solare fotosinteticamente attiva) per cui si riduce la luce nel mare interrompendo lo scambio di ossigeno tra l' aria e l' acqua favorendo il fenomeno dell' anossia.

-La mucillagine che marcisce sottrae ancora ossigeno all' acqua di mare creando difficoltà per la vita marina.

-Le mucillagini possono anche incorporare alghe tossiche come l’ostreopsis ovata (monitorata dall' Arpac) che possono uccidere i pesci e creare problemi di salute all' uomo.


Per contrastare l'eutrofizzazione sono necessari interventi che riducano gli afflussi di nutrienti ai corpi idrici (riduzione dei fertilizzanti in agricoltura, depurazione degli scarichi civili ed industriali, trattamento delle acque di scolo delle colture tramite agenti sequestranti ed impianti di fitodepurazione).

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