Battaglione Sparta, Unità Nazionale Russa, Esercito Ortodosso
Russo, Battaglione Svarozich, Alba Ortodossa, Legione di Santo
Stefano, Distaccamento Jovan Šević, ’Unione della Gioventù
Euroasiatica, Movimento Imperiale Russo, Unione Slava, Movimento
contro l’Immigrazione Illegale, Battaglione Rusich, Battaglione
Ratibor, Interbrigate...
Tra i loro emblemi ci sono almeno cinque variazioni della
svastica, oltre a simboli zaristi e altra roba tipo teschi e bombe
a mano, ma i nazisti sono in Ucraina perché c’è il battaglione
Azov.
Ieri da fonti dirette c’è stata una manifestazione a Mosca in cui
in migliaia sono scesi a protestare contro la guerra in Ucraina e
sono stati brutalmente caricati e in centinaia arrestati,
resteranno in carcere senza neanche avere un equo processo.
Ho rispetto per tutti i popoli, perché sono fermamente convinta
che anche quello russo vive un momento di grave oppressione. Spero
riescano a destituire questo assurdo dittatore che sta portando il
mondo nella guerra più distruttiva vista finora.
Si è diffusa la voce che gli ucraini abbiano massacrato i
russofoni nel conflitto del Donbass del 2014.
Quando invece sono
stata in Ucraina, ho potuto accedere a delle informazioni
differenti e deontologiche.
L’ucraina non produceva armi,
nè l’esercito governativo, nè il battaglione Azov avrebbero potuto
dar luogo al conflitto che c’è stato.
Intervistando persone proprio di quei luoghi e badate bene
RUSSOFILE, sono venuta a conoscenza che un battaglione L’Unità
Nazionale Russa di Aleksándr Petróvič Barkašóv, bandito daMosca e
stabilitosi in Donetsk, aveva tra le loro fila Pavel Gubarev, che
ha fondato la Milizia Popolare del Donetsk.
Stranamente queste due forze separatiste improvvisamente
vengono armate (ricordiamo sempre che l’ucraina non aveva armi) e
inizia il massacro.
È l’EU che interviene fornendo soldi e armi all’esercito
ucraino che sopprime in maniera forte questo acerbo conflitto.
A detta sempre di questi filorussi delle aree interessate, la
loro propensione alla Russia non è l’essere annessi, ma chiedere
al governo centrale un’alleanza maggiore con la Russia, da cui si
sentono profondamente traditi adesso, e chiariscono che loro sono
ucraini e vogliono essere ucraini.
La questione russofonia è una delle bufale più grandi che
esistano!
Come noi hanno timbri, suoni e dialetti, e tutti i maggiori di
35 anni parlano fluentemente russo, perché era fino al 2008 la
prima lingua studiata a scuola. Anche a Kiev la tendenza fonetica
va verso il russo, ciò non significa che siano russi!
Vorrebbe dire forse che il Trentino, la cui tendenza è il
tedesco non sia Italia o Ginevra, con tendenza francese, non sia
Svizzera.
Onestamente sono stanca di tutte queste distinzioni in base alle
lingue, mentre si cerca invece di unire i popoli.
Io desidero fratellanza, uguaglianza e una società rispettosa
dell’ambiente.
Non voglio essere timbrata come italiana, ma come un
essere umano, nato alle pendici del Vesuvio, che vorrebbe poter
vivere in qualsiasi posto al mondo con la semplicità con cui si
vive nelle altre città europee.
Voglio fratelli neri, gialli, rossi e bianchi e non mi
interessa neanche un po’ quale sia il loro stato di nascita, se
non per visitarlo e ammirarlo nella sua piena bellezza, perché
credo che tutto il mondo sia meraviglioso.
Mi sono dilungata, ma ho bisogno di aiuto per intervenire. I
fratelli ucraini vengono trucidati, hanno bisogno di farmaci e
cibo.
Ho bisogno di tutti voi amici, che mi conosciate o
no, stiamo predisponendo e chiedendo i permessi per un carrello
nei supermercati.
Basta una scatola di tonno o una di fagioli, un pacco di pasta
o uno di riso.
Basta una scatola di carne o quello che vi pare purchè sia a
lunga conservazione.
Meno di un solo euro, che unito agli altri potrebbe dare
forniture per centinaia di persone e bambini.
Perché è questa la fine che stanno facendo (fonte più che sicura e
verificata) un asilo e tutti morti: 4 bambini tra i 18 mesi e i 4
anni brutalmente uccisi e due maestri ad opera di un comandante
russo nel villaggio di Veshkayama.
Se non è un crimine questo, non so cosa questo termine voglia
dire.
Ormai il mio motto è uno: ONLY THE PEOPLE SAVE THE PEOPLE.
Per chi fosse interessato a voler donare farmaci, presso la
farmacia “Speziale” di
Martina De Maria in via
Monsignor Felice Romano , potrete scegliere nell’elenco che lei
già conosce.
Nel silenzio Martina non si è mai fermata nella raccolta e ci
ha permesso di fornire agli ospedali farmaci importantissimi.
Grazie a tutti, e vi prego, iniziate a considerare che tutte le
guerre sono guerre, che tutte vanno fermate, ma che solo con il
mondo unito ciò può accadere.
Per piacere condividete il più possibile questo post, perché anche
se sembra strano, per i social serve associare un volto a queste
richieste.
Pace e amore a tutti
Info Guerra
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