Allegato sub 1 all’ordinanza n. 50 del 22/05/2020
Emergenza epidemiologica da COVID-2019
Unità di Crisi Regionale
ex Decreto P.G.R.C. n. 51 del 20/3/2020
Protocollo di sicurezza anti-diffusione SARS-CoV-2
per attività ricreative di balneazione e in spiaggia
Emergenza epidemiologica da COVID-2019
Unità di Crisi Regionale
ex Decreto P.G.R.C. n. 51 del 20/3/2020
Allegato sub 1 all’ordinanza n. 50 del 22/05/2020
1
PREMESSA
Il presente documento è redatto dalla Unità di Crisi della
Regione Campania giusto DPGR n. 51/2020
viste le risultanze degli incontri di ascolto e delle proposte
pervenute da Camere Commercio, principali
associazioni di categoria e singoli esercenti.
Per la ripresa delle attività ricreative di balneazione e in
spiaggia, sono state predisposte le presenti linee
guida dall’Unità di Crisi di cui al DPGRC n.51 del 20 marzo
2020, contenenti misure organizzative, di
prevenzione e protezione, nonché semplice regole per l’utenza
per il contenimento della diffusione del
contagio da Covid-19, con l’obiettivo di garantire la salute e
la sicurezza sia degli operatori che degli utenti.
Le attività ricreative di balneazione e in spiaggia, soprattutto
nei fine settimana e nei mesi di alta stagione,
comportano la fruizione da parte di un elevato numero di
persone, nonché molteplici attività che si
possono svolgere sull’arenile (elioterapia, balneazione,
ristorazione, attività ludiche e sportive, ecc.),
ponendo particolari criticità in merito al contenimento
dell’epidemia per il conseguente rischio di
aggregazione medio-alta che ne deriva.
Le indicazioni qui fornite sono di carattere generale e
rappresentano essenzialmente un elenco di criteri
guida di cui tener conto nelle singole situazioni.
Esse tengono conto delle attuali conoscenze sulle
caratteristiche dell’infezione da SARS-CoV-2 e
sull’impatto nelle comunità che, come noto, sono passibili di
aggiornamenti all’emergere di nuove
evidenze.
In particolare, tra le diverse misure di prevenzione e
contenimento riconosciute a livello scientifico per
contrastare la diffusione del contagio, si considerano: norme
comportamentali, distanziamento sociale e
contact tracing .
Le indicazioni in esse contenute si pongono, inoltre, in
continuità con le indicazioni di livello nazionale,
in particolare con il protocollo condiviso tra le parti sociali
approvato dal decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, nonché con i criteri
guida generali di cui ai documenti tecnici
prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con il
principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio
per i singoli e per la collettività in tutti i settori
produttivi ed economici.
In tale contesto, il sistema aziendale della prevenzione
consolidatosi nel tempo secondo l’architettura
prevista dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
costituisce la cornice naturale per supportare la gestione
integrata del rischio connesso all’attuale pandemia.
In ogni caso, solo la partecipazione consapevole e attiva di
ogni singolo utente e lavoratore, con pieno
senso di responsabilità, potrà risultare determinante, non solo
per lo specifico contesto aziendale, ma
anche per la collettività.
Infine, è opportuno che le indicazioni operative di cui al
presente documento, eventualmente integrate
con soluzioni di efficacia superiore, siano adattate ad ogni
singola organizzazione, individuando le misure
più efficaci in relazione ad ogni singolo contesto locale e le
procedure/istruzioni operative per mettere in
2
atto dette misure. Tali procedure/istruzioni operative possono
coincidere con procedure/istruzioni
operative già adottate, purché opportunamente integrate, così
come possono costituire un addendum
connesso al contesto emergenziale del documento di valutazione
dei rischi redatto ai sensi del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
Resta inteso che in base all’evoluzione dello scenario
epidemiologico le misure indicate potranno essere
rimodulate, anche in senso più restrittivo.
Tutte le indicazioni riportate devono intendersi come
integrazioni alle raccomandazioni di distanziamento
sociale e igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la
diffusione di SARS-CoV-2 in tutti i contesti
di vita sociale. A tal proposito, relativamente all’utilizzo dei
guanti monouso, in considerazione del rischio
aggiuntivo derivante da un loro errato impiego, si ritiene di
privilegiare la rigorosa e frequente igiene delle
mani con acqua e sapone o soluzione idro-alcolica, sia per
clienti/visitatori/utenti, sia per i lavoratori
(fatti salvi, per questi ultimi, tutti i casi di rischio
specifico associato alla mansione).
Per tutte le procedure di pulizia e disinfezione, di aerazione
degli ambienti e di gestione dei rifiuti si
rimanda alle indicazioni contenute nei seguenti rapporti (dei
quali resta inteso che va considerata l’ultima
versione disponibile): Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020
“Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti
nell’attuale emergenza COVID-19: presidi medico chirurgici e
biocidi” ; Rapporto ISS COVID-19 n.
5/2020
“Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli
ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da
virus SARS-CoV-2” ;
Rapporto ISS COVID-19 n. 3/2020
“Indicazione ad interim per la gestione dei rifiuti urbani
in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus
SARS-CoV-2” ; Rapporto ISS COVID-19 n.
21/2020 “Guida
per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli
impianti idrici di strutture turistico-ricettive e altri edifici ad
uso civile e industriale non utilizzato durante la pandemia
COVID-19” .
Le presenti linee guida sono state predisposte tenendo conto dei
principi del “Documento tecnico
sull’analisi
di rischio e le misure di contenimento del contagio da
SARS-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia”
elaborato nel maggio 2020 dall’Istituto Nazionale per
l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
(INAIL) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) – ISBN
978-88-7484-618-4.
Esse, infine, sono coerenti con le “Linee di indirizzo per la
riapertura delle Attività Economiche e
Produttive” , in conseguenza del nuovo coronavirus SARS-CoV-2,
di cui alla nota della Conferenza delle
Regioni e delle Province Autonome prot. 3897/COV19 del 17 maggio
2020, come recepite dall’Allegato
17 al DPCM del 17 maggio 2020.
Le presenti indicazioni si applicano agli stabilimenti balneari,
alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere.
SPIAGGE IN CONCESSIONE
Il layout complessivo della spiaggia dovrà tenere conto di
alcuni criteri quali la determinazione
dell’accoglienza massima dello stabilimento balneare in termini
di sostenibilità, nell’ottica della
3
prevenzione dell’affollamento, con la finalità di mantenere il
distanziamento sociale in tutte le attività
balneari sia in acqua che sull’arenile.
A - Accoglienza
Per favorire un
accesso contingentato, l’accesso avverrà con prenotazione (eventualmente
on line),
anche per fasce orarie, con registrazione degli utenti e
mantenendo l’elenco delle presenze per un
periodo di 14 giorni, anche allo scopo di rintracciare
retrospettivamente eventuali contatti a seguito
di contagi.
Per evitare code o
assembramenti alle casse, deve essere favorito l’utilizzo di sistemi di
pagamento
veloci (card contactless) o con carte prepagate o attraverso
portali/app web in fase di prenotazione.
Gli operatori della
biglietteria svolgono la propria attività all’interno dell’ufficio biglietteria.
La postazione di
biglietteria deve garantire un adeguato isolamento tra operatore e cliente per
mezzo
di barriera fisica che ostacola il passaggio eventuale di
infezione (es. schermi); in alternativa il
personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione
gel igienizzante per le mani.
Riorganizzare gli
spazi per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di
evitare
assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di
almeno 1 metro di separazione tra gli
utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni
vigenti non siano soggette al
distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce
alla responsabilità individuale.
La segnalazione della
distanza di sicurezza di almeno un metro avverrà tramite applicazione a terra di
elementi adesivi o simili.
Dave essere
predisposto un corridoio dove i clienti in attesa possano sostare in condizioni
di generale
sicurezza, nel rispetto delle distanze tra persone e tra nuclei
omogenei.
Potrà essere rilevata
la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore
a 37,5°C.
I percorsi di entrata
e uscita, ove possibile, devono essere differenziati prevedendo chiara
segnaletica
nell’orientamento dell’utenza.
L’accesso alle aree in
concessione, non altrimenti attrezzate dal concessionario, è regolamentato
garantendo che siano comunque osservate le misure di
distanziamento sociale (steward in spiaggia).
Il concessionario
garantisce aanche mediante idoenea cartellonistica o periodici messaggi audio la
diffusione delle norme d’uso e accesso allo stabilimento, in
linea con le misure di prvenzione del
Codid-19.
B - Zone ombreggio e solarium
La zona ombreggio deve essere organizzata garantendo adeguati
spazi per la battigia in modo da garantire
agevole passaggio e distanziamento tra i bagnanti e i passanti e
prevedendo percorsi/corridoi di transito
4
differenziati per direzione, minimizzando gli incontri fra gli
utenti.
La distribuzione delle postazioni da assegnare ai bagnanti deve
essere chiaramente organizzata
prevedendo:
La numerazione delle
postazioni/ombrelloni e la registrazione per ogni postazione degli utenti ivi
allocati, stagionali e giornalieri, per quantificare la capacità
dei servizi erogabili; in questo modo si
faciliterà, in caso di rilevazione di un caso positivo, la
ricostruzione della situazione di prossimità.
L’assegnazione degli
ombrelloni e dell’attrezzatura a corredo deve privilegiare l’assegnazione dello
stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più
giorni.
In ogni caso,
l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa
attrezzatura ad altro
utente, anche nella stessa giornata.
Ogni postazione sarà
dotata di un foglio plastificato contenente le indicazioni alle quali l’utente è
invitato ad adeguarsi.
L’individuazione di
modalità di transito da e verso le postazioni/ombrelloni e
stazionamento/movimento sulla battigia.
L’accompagnamento alla
zona ombreggio da parte del personale dello stabilimento adeguatamente
formato, che informi la clientela sulle misure da rispettare.
Le zone dedicate ai
servizi devono essere facilmente identificabili come anche le misure da seguire.
Le procedure da
seguire in caso di pioggia o cattivo tempo per evitare l’assembramento degli
utenti
presenti nei locali dello stabilimento.
Le aree delimitate per
gli assistenti alla balneazione devono garantire adeguato distanziamento.
Al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno
un metro nello stabilimento e un minor
rischio, le attrezzature balnerai (ombrelloni, lettini e sedie a
sdraio, ecc.) sono installate in modo tale che
sia sempre garantita la misura di distanziamento sociale, fatta
eccezione per le persone che in base alle
disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento
interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce
alla responsabilità individuale).
A tal fine deve essere assicurato un distanziamento tra gli
ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in
modo da garantire una superficie di almeno
10 metri quadrati
per ombrellone, indipendentemente dalla
modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o
a rombo).
Le attrezzature complementari assegnate in dotazione
all’ombrellone (es. lettino, sdraio, sedia) devono
essere fornite in quantità limitata al fine di garantire un
distanziamento rispetto alle attrezzature
dell’ombrellone contiguo di almeno
1,5 metri;
le distanze interpersonali possono essere derogate per le
persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette
al distanziamento interpersonale (detto
ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).
Tra le attrezzature di spiaggia (es. lettino, sdraio, sedia),
ove non allocate nel posto ombrellone, deve essre
5
garantita la distanza minima di
1,5 metri
l’una dall’altra.
Per facilitare la gestione del distanziamento delle postazioni,
si consiglia ai gestori la messa in atto di
sistemi di segnalazione a terra (es. nastri di demarcazione,
ecc.).
C - Servizi e spazi complementari
Per le cabine, va
vietato l’uso promiscuo ad eccezione dei membri del medesimo nucleo familiare o
per soggetti che condividano la medesima unità abitativa o
recettiva prevedendo un’adeguata
igienizzazione fra un utente e il successivo.
Per le aree di
ristorazione si rimanda alle indicazioni di cui allo specifico documento
tecnico.
Per il servizio di bar
e ristorazione si raccomanda l’attivazione di un servizio di delivery su
ordinazione, con consegna dei cibi e bevande
all’ombrellone-lettino nel rispetto del distanziamento
interpersonale di almeno un metro, suggerendo comunque di tenere
all’aperto l’area di
somministrazione. A tal fine i Comuni favoriscono il
posizionamento di tavoli nelle cosiddette aree
polifunzionali.
Sono consentiti gli
sport individuali che si svolgono in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es.
nuoto,
surf, windsurf, kitesurf), praticati sempre nel rispetto delle
misure di distanziamento interpersonale.
Per gli sport a coppie
o in squadra (es. beach volley, beach soccer, ecc.) sarà necessario rispettare
le
disposizioni delle istituzioni competenti.
Per quanto riguarda le
piscine e aree benessere bisogna far riferimento alle norme di sicurezza che
saranno indicate per la riapertura di queste attività,
altrimenti occorrerà inibire l’accesso e l’utilizzo.
E’ vietata la pratica
di attività ludico-sportive e giochi di gruppo che possono dar luogo ad
assembramenti (es. balli, happy hours, degustazione a buffet,
aree giochi, feste/eventi, ecc.) con
conseguente divieto di pubblicità in qualsiasi forma.
Per la fruizione di
servizi igienici e docce va rispettato il previsto distanziamento sociale, a
meno che
non siano previste barriere separatorie fra le postazioni.
Deve essere garantita
vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le
circostanze.
Nel complesso, evitare
promiscuità nell’uso di qualsiasi attrezzatura da spiaggia, possibilmente
procedendo all’identificazione univoca di ogni attrezzatura.
In linea generale le attività svolte in mare aperto (ad es.
wind-surf, attività subacquea, balneazione da
natanti) non presentano a priori rischi significativi rispetto a
COVID-19, fermo restando il mantenimento
del distanziamento sociale (e delle operazioni di vestizione/svestizione
nel caso di attività subacquea),
nonché la sanificazione delle attrezzature di uso promiscuo (es.
erogatori subacquei, attrezzature quali
boma e albero del windsurf, etc).
6
D - Misure igienico sanitarie
Gli utenti indossano
la mascherina al momento dell’arrivo, fino al raggiungimento della postazione
assegnata e analogamente all’uscita dallo stabilimento.
Vanno installati
dispenser per l’igiene delle mani a disposizione dei bagnanti in luoghi
facilmente
accessibili nelle diverse aree dello stabilimento.
Pulizia regolare
almeno giornaliera, con i comuni detergenti delle varie superfici e arredi di
cabine e
aree comuni.
Sanificazione regolare
e frequente di attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature
galleggianti
e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando
l’utilizzo di strutture (es., cabine docce singole,
spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una
disinfezione intermedia tra un utilizzo e l’altro.
Pulizia dei servizi
igienici più volte durante la giornata e disinfezione a fine giornata, dopo la
chiusura;
all’interno del servizio dovranno essere disponibili, oltre al
sapone per le mani, prodotti detergenti e
strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà
fare in autonomia.
Per quanto concerne le
docce esse devono essere previste all’aperto, con garanzia di una frequente
pulizia e disinfezione a fine giornata.
In ogni caso, per le
misure specifiche si rimanda al Rapporto ISS-COVID-19 n. 19/2020.
SPIAGGE LIBERE
L’opportunità - offerta da tali spiagge ai fruitori - di poter
utilizzare gratuitamente gli arenili, anche
allestendo da sé le attrezzature (ombrellone, sdraio, lettini),
se da un lato rappresenta un vantaggio per
l’utenza, dall’altra può creare delle problematiche nell’attuale
periodo emergenziale, in riferimento alla
difficoltà nell’attuazione e controllo delle misure di contrasto
del contagio, in particolare al fine di evitare
assembramenti e rispettare il distanziamento sociale.
In ragione di ciò, è necessario attuare innanzitutto un’intensa
attività di comunicazione e
sensibilizzazione, oltre che con gli strumenti tradizionali,
anche attraverso social media, volta a favorire
un comportamento corretto e consapevole da parte dell’utenza.
Tenendo conto delle specifiche caratteristiche delle spiagge,
della loro localizzazione, dei flussi dei
frequentatori nei diversi periodi della stagione balneare,
dovranno essere localmente definite
puntualmente le modalità di accesso e di fruizione delle spiagge
stesse, individuando quelle più idonee ed
efficaci. Di seguito si riportano alcune indicazioni di
carattere generale.
Per favorire l’informativa all’utenza, è necessaria l’affissione
nei punti di accesso – che dovranno essere
puntualmente individuati - alle spiagge libere di cartelli in
diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui
7
comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento
sociale di almeno un metro ed il divieto di
assembramento.
Anche al fine di favorire il contingentamento degli spazi, va
preliminarmente mappato e tracciato il
perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia) – ad
esempio con posizionamento di nastri
(evitando comunque occasione di pericolo) - che sarà codificato
rispettando le regole previste per gli
stabilimenti balneari, per permettere agli utenti un corretto
posizionamento delle attrezzature proprie nel
rispetto del distanziamento ed al fine di evitare
l’aggregazione.
Tale previsione permetterà di individuare il massimo di capienza
della spiaggia anche definendo
turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati, anche
attraverso utilizzo di app/piattaforme on line;
al fine di favorire la prenotazione stessa potrà altresì essere
valutata la possibilità di prenotare
contestualmente anche il parcheggio, prevedendo anche tariffe
agevolate, ove possibile.
Tale modalità favorirà anche il
contact tracing
nell’eventualità di un caso di contagio.
Dovranno altresì essere valutate disposizioni volte a limitare
lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia
per evitare assembramenti.
Devono essere assicurate opportune misure di pulizia della
spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature
comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti.
È opportuno, ove possibile, affidare la gestione di tali spiagge
ad enti/soggetti che possono utilizzare
personale adeguatamente formato, valutando altresì la
possibilità di coinvolgimento di associazioni di
volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di
informare gli utenti sui comportamenti da
seguire, nonché per assicurare le misure di distanziamento
interpersonale in tutte le attività sull’arenile ed
in acqua.
Come per gli arenili in concessione anche per la spiaggia
libera, i Comuni dovranno dotarsi di una
adeguata regolamentazione degli arenili liberi che potranno
gestire direttamente o mediante convenzione
con soggetti privati, al fine di garantire il contingentamento
degli accessi.
In ogni caso, l’area delle spiagge libere comunali sarà
presidiata da addetti alla vigilanza.
Tra le attrezzature di spiaggia (ombrelloni, lettini, sdraie,
ecc.) posizionate dai turisti dovrà essere garantita
la distanza minima di 1,5 metri l’una dall’atra; le distanze
interpersonali possono essere derogate per le
persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette
al distanziamento interpersonale (detto
ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).
Dovranno altresì essere valutate dal Comune disposizioni volte a
limitare lo stazionamento dei bagnanti
sulla battigia per evitare assembramenti.
Il Sindaco, al fine di ridurre il rischio di contagio dovuto ad
assembramento, con ordinanza ai sensi
dell’art.32 della Legge n.833/1978, può ordinare il
posizionamento, nella spiaggia libera, escluso l’arenile
di libero transito, in via provvisoria, di piantane comunali
numerate, per l’installazione di ombrelloni,
riservate solo ai turisti che hanno prenotato telematicamente il
proprio posto; nell’area occupata
dalle piantane si applicano le stesse misure di sicurezza
sanitarie previste per gli stabilimenti balneari dal
8
presente provvedimento .
Il Sindaco, con ordinanza ai sensi dell’articolo 32 della Legge
n.833/1978, può vietare l’accesso alla
spiaggia libera, nel caso di rischio per la salute degli utenti
a causa di assembramenti, o nel caso di reiterate
violazioni delle misure sanitarie di sicurezza del presente
provvedimento .
Devono essere assicurate dal Comune o da soggetti da esso
incaricati opportune misure di pulizia della
spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad
esempio i servizi igienici, se presenti.
Sono da intendersi valide anche per gli arenili liberi le misure
indicate per le aree in concessione.
MISURE SPECIFICHE PER I LAVORATORI
In coerenza con quanto riportato nel Protocollo Condiviso del 24
aprile e richiamato dal DPCM del 26
aprile, nonché nel Documento tecnico sulla possibile
rimodulazione delle misure di contenimento del
contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di
prevenzione in tema di specifiche misure
organizzative, di prevenzione e protezione nonché di
sorveglianza sanitaria, ove prevista, si riportano di
seguito alcune indicazioni per i lavoratori.
In considerazione della tipologia di attività è opportuno, oltre
ad un’informazione di carattere generale
sul rischio da SARS-CoV-2, impartire altresì un’informativa più
mirata, anche in collaborazione con le
figure della prevenzione di cui al D. Lgs. 81/08 e s.m.i. con
particolare riferimento a specifiche norme
igieniche da rispettare nonché all’utilizzo dei dispositivi di
protezione individuale, ove previsti, anche per
quanto concerne la vestizione/svestizione.
Va ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene
delle mani, anche attraverso la messa a
disposizione in punti facilmente accessibili di appositi
dispenser con soluzione idroalcolica.
Per quanto concerne il personale eventualmente dedicato ad
attività amministrative in presenza di spazi
comuni, è necessario indossare la mascherina chirurgica; allo
stesso modo, il personale addetto alla cassa
dovrà indossare la mascherina chirurgica prevedendo altresì
barriere di separazione (ad es. separatore in
plexiglass).
Il personale addetto alle attività di allestimento/rimozione di
ombrelloni/sdraio/etc., deve utilizzare
obbligatoriamente guanti in nitrile seguendo scrupolosamente le
procedure di vestizione/svestizione ed
attenersi scrupolosamente alle procedure per la corretta pulizia
delle mani evitando il contatto diretto con
le superfici dell’attrezzatura.
Particolare attenzione dovrà essere posta ai locali spogliatoi
ed ai servizi igienici, in particolare prevedendo
un’adeguata attività di pulizia degli stessi.
Per quanto concerne l’attività di salvamento in mare svolta dal
“bagnino” o comunque di primo soccorso
nei confronti dell’utenza, è da rilevare la necessità – stante
la modalità di contagio da SARS-CoV-2 - di
attenersi alle raccomandazioni impartite dall’Italian
Resuscitation Council (IRC) nonché dall’European
9
Resuscitation Council (ERC) nell’esecuzione della rianimazione
cardiopolmonare, riducendo i rischi per
il soccorritore (nella valutazione del respiro e nell’esecuzione
delle ventilazioni di soccorso), senza venire
meno della necessità di continuare a soccorrere prontamente e
adeguatamente le vittime di arresto
cardiaco.
Nel rispetto del criterio di sicurezza, è necessario quindi
considerare e valutare come proteggere
contestualmente i soccorritori dal rischio di contagio.
Pertanto, ogni volta che viene eseguita la rianimazione
cardiopolmonare (RCP) su un adulto è necessario
diffondere le indicazioni fornite da ERC e IRC come di seguito
riportato.
In attesa di nuove evidenze scientifiche, si raccomanda di
valutare il respiro soltanto guardando il torace
della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale, ma
senza avvicinare il proprio volto a quello della
vittima e di eseguire le sole compressioni (senza ventilazioni)
con le modalità riportate nelle linee guida.
Se disponibile un DAE utilizzarlo seguendo la procedura standard
di defibrillazione meccanica.
Si raccomanda di indossare i dispositivi di protezione
individuale (DPI). Al termine della RCP, il
soccorritore deve lavarsi accuratamente le mani con acqua e
sapone o con gel per le mani a base di alcool.
Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile
e prendere contatto con le autorità
sanitarie per ulteriori suggerimenti, se del caso.
ULTERIORI INDICAZIONI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
È necessario comunicare che la fruizione delle spiagge sarà
soggetta a restrizioni rilevanti e risulterà
notevolmente diversa rispetto agli anni precedenti, in quanto la
possibilità di contenere la circolazione del
virus è fondamentalmente legata ai comportamenti individuali,
soprattutto relativamente al
distanziamento. Pertanto, ogni messaggio comunicativo deve
focalizzarsi sul senso di responsabilità e
sulla consapevolezza del ruolo di ognuno alla conoscenza e al
rispetto delle rigorose norme che
caratterizzeranno questa stagione balneare, anche rispetto alla
vigilanza sui bambini. Le norme che
regolano la balneazione dovranno essere adeguatamente diffuse e
illustrate sia ai professionisti del settore
turistico-balneare che alla popolazione generale.
MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI DI AREAZIONE
Fino all’individuazione di specifiche modalità di trasmissione
del SARS-CoV-2 è necessario prestare
molta attenzione alla qualità dell’aria, in particolare, con
frequenze maggiori procedendo alla pulizia dei
filtri degli impianti di condizionamento e ventilazione. La
polvere catturata dai filtri rappresenta un
ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e funghi o di
altri agenti biologici.
6 10
L’OPERATORE DEL SERVIZIO nello specifico garantirà:
1) Nel caso decidesse di non utilizzare condizionatori di
aria:
areazione naturale ed
il ricambio di aria almeno ogni 20 minuti.
2) Nel caso decidesse di utilizzare condizionatori di aria:
pulizia preliminare
dei filtri degli impianti, prevedendo la sostituzione nel caso in cui lo stato
di
usura fosse avanzata;
applicazione di un
piano di manutenzione e pulizia periodico che garantisca l’uso in sicurezza;
escludere totalmente,
per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò
non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente
le misure per il ricambio d’aria
naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto
fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per
mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo
le indicazioni tecniche di cui al
documento dell’Istituto Superiore di Sanità.
RICEVIMENTO MATERIE PRIME
Per l’accesso di fornitori esterni devono essere individuate
procedure di ingresso, transito e uscita,
mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine
di ridurre le occasioni di contatto con il
personale interno.
a. Dovrà essere
stabilito un calendario per gli approvvigionamenti (giornaliero, settimanale)
allo scopo
di stabilire orari compatibili con le attività evitando che più
scarichi avvengano contemporaneamente.
L’orario dello scarico deve essere obbligatoriamente previsto al
di fuori dell’orario di apertura al pubblico;
b. laddove possibile
(presenza di area di carico e scarico), il trasportatore dovrà attenersi alla
distanza
di un metro e comunque è tenuto ad indossare i necessari
dispositivi di protezione (mascherina, guanti)
in caso di discesa dal mezzo per effettuare la consegna, in caso
contrario il trasportatore sarà tenuto a
consegnare la merce in corrispondenza dell’area dedicata senza
fare ingresso all’interno dell’attività;
c. i fornitori sono
tenuti a privilegiare la trasmissione della documentazione di trasporto per via
telematica ma, in caso di scambio di documenti con il personale,
procedono alla preventiva igienizzazione
delle mani mantenendo una distanza comunque non inferiore al
metro rispetto agli altri operatori.
SMALTIMENTO DEI DPI
Come indicato dal rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità “ Indicazioni
ad interim per la gestione dei rifiuti
urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus
sars-cov-2 ”, aggiornato al 31 marzo
2020, tutti i DPI
11
impiegati in ambienti di lavoro diversi dalle strutture
sanitarie, dovranno essere smaltiti nei rifiuti
indifferenziati, tranne diverse disposizioni dei singoli
regolamenti comunali.
Si raccomanda di:
chiudere adeguatamente
i sacchi utilizzando guanti monouso;
non schiacciare e
comprimere i sacchi con le mani;
evitare l’accesso di
animali da compagnia ai locali dove sono presenti i sacchetti di rifiuti;
smaltire il rifiuto
dal proprio esercizio quotidianamente con le procedure in vigore sul territorio
(esporli fuori negli appositi contenitori, o gettarli negli
appositi cassonetti rionali o di strada).
Utilizzare almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero
maggiore in dipendenza della resistenza
meccanica degli stessi, che dovranno essere chiusi utilizzando
legacci o nastro adesivo.
GESTIONE DI UN CASO SINTOMATICO SOSPETTO
Ospite
Nel caso in cui un ospite o un operatore durante la permanenza
all’interno della struttura o servizio,
manifesti febbre e sintomi respiratori (tosse secca, mal di
gola, difficoltà respiratorie), lo deve comunicare
tempestivamente al personale possibilmente senza entrare in
contatto diretto.
La struttura provvede tempestivamente a contattare il
Dipartimento di prevenzione dell’ASL di
riferimento, fatto salvo situazioni di particolari criticità, ad
esempio dispnea o difficoltà respiratorie
severe, in cui si chiederà l’intervento del 118.
Al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio, nell’attesa
del parere sanitario:
raccomandare al
cliente una mascherina chirurgica;
ridurre al minimo i
contatti con altre persone e indirizzarlo a un ambiente isolato con la porta
chiusa,
garantendo un’adeguata ventilazione naturale;
escludere l’impianto
di ricircolo dell’aria, se possibile;
l’eventuale consegna
di cibo, bevande o altro sarà effettuata lasciando quanto necessario fuori dalla
porta;
eventuali, necessità
improrogabili che comportino l’ingresso di personale nel medesimo ambiente,
dovranno essere svolte da persone in buona salute utilizzando
gli opportuni dispositivi di protezione
individuale;
far eliminare
eventuale materiale utilizzato dal cliente malato (es. fazzoletti di carta
utilizzati)
direttamente dal cliente in un sacchetto chiuso dallo stesso
cliente e che dovrà essere smaltito insieme
con i materiali infetti eventualmente prodottisi durante
l’intervento del personale sanitario.
12
Personale dipendente o collaboratore
Se la persona che presenta i sintomi è un dipendente o un
collaboratore, al momento in servizio, dovrà
interrompere immediatamente l’attività lavorativa comunicandolo
al datore di lavoro. Il dipendente è
tenuto a rientrare al proprio domicilio adottando le necessarie
precauzioni e prendere contatto con il
proprio MMG. Qualora il dipendente sia domiciliato presso la
struttura, al fine di ridurre al minimo il
rischio di contagio, nell’attesa dell’arrivo dei sanitari,
dovranno essere adottate le misure sopra indicate in
riferimento agli ospiti. È consigliabile che i dipendenti
domiciliati presso la struttura siano alloggiati in
camere singole poiché se uno di loro si ammala di COVID 19 tutti
coloro che hanno dormito nella stessa
stanza dovranno essere posti in isolamento domiciliare e
allontanati dal lavoro. Se un dipendente o un
collaboratore comunica da casa di avere dei sintomi, o sospetta
infezione da Coronavirus, dovrà rimanere
a casa e cercare subito assistenza medica. In caso di diagnosi
di Covid-19 il lavoratore seguirà le istruzioni
ricevute dal personale medico, incluso l'isolamento in casa fino
a guarigione virologica accertata.
Kit protettivo
Presso la struttura dovrebbe essere disponibile un kit da
utilizzare per coloro che presentano sintomi da
Covid-19 o per coloro che si prendono cura di una persona
affetta. Il kit comprende i seguenti elementi:
mascherine chirurgiche per il malato e di tipo FFP2 per chi
presta assistenza; protezione facciale e guanti
(usa e getta); grembiule protettivo (usa e getta), tuta a
maniche lunghe a tutta lunghezza; disinfettante /
salviette germicide per la pulizia delle superfici e dei
tessuti; sacchetto monouso per rifiuti a rischio
biologico.
Persone entrate a contatto con il caso
Il personale sanitario che effettuerà la valutazione del caso
provvederà all'identificazione di tutti i contatti
e potrà stabilire le misure di isolamento quarantena e
sorveglianza sanitaria nei loro confronti. La
struttura/servizio e tutto il personale si impegna a favorire la
massima collaborazione in questa fase, e
valuterà d’intesa con l’autorità sanitaria, l’opportunità e le
eventuali modalità di informazione delle
persone non direttamente coinvolte.
PULIZIA, DISINFEZIONE E SANIFICAZIONE
Pulizia (o detersione):
rimozione dello sporco visibile (ad es.
materiale organico e inorganico) da oggetti
e superfici, ambienti confinati e aree di pertinenza; di solito
viene eseguita manualmente o
meccanicamente usando acqua con detergenti o prodotti
enzimatici. Una pulizia accurata è essenziale
prima della disinfezione poiché i materiali inorganici e
organici che rimangono sulle superfici
13
interferiscono con l'efficacia di questi processi.
Disinfezione: un
processo in grado di eliminare la maggior parte dei microrganismi patogeni (ad
eccezione delle spore batteriche) su oggetti e superfici,
attraverso l’impiego di specifici prodotti ad azione
germicida. L'efficacia della disinfezione è influenzata dalla
quantità di sporco (deve quindi essere
preceduta dalla pulizia), dalla natura fisica dell'oggetto (ad
es. porosità, fessure, cerniere e fori), da
temperatura, pH e umidità. Inoltre, giocano un ruolo la carica
organica ed inorganica presente, il tipo ed
il livello di contaminazione microbica, la concentrazione ed il
tempo di esposizione al germicida.
Sanificazione:
complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti
mediante
la pulizia e/o la disinfezione e/o la disinfestazione. In
sintesi la sanificazione è l’insieme di tutte le
procedure atte a rendere ambienti, dispositivi e impianti
igienicamente idonei per gli operatori e gli utenti;
comprende anche il controllo e il miglioramento delle condizioni
del microclima (temperatura, umidità,
ventilazione, illuminazione e rumore). Nella graduazione di
complessità degli interventi rivolti
all’abbattimento del virus SARS CoV-2, dopo pulizia e
disinfezione, la sanificazione ha l’obiettivo di
intervenire su quei punti dei locali non raggiungibili
manualmente; si basa principalmente sulla
nebulizzazione dei principi attivi e comprende anche altri
interventi come ad esempio le pulizie in altezza
e gli interventi sui condotti dell’aerazione.
La sanificazione non può essere eseguita in ambienti ove sono
esposti alimenti e/o sono presenti persone
o animali. È sempre bene raccomandare la successiva detersione
delle superfici a contatto.
La necessità di sanificazione è stabilita in base all’analisi
del rischio e non si può considerare un intervento
ordinario.
La frequenza della disinfezione e la valutazione della necessità
di una sanificazione occasionale o periodica
saranno definite sulla base dell’analisi del rischio che tiene
conto dei fattori e delle condizioni specifiche
del luogo in esame.
Locali con stazionamento prolungato e/o elevata
frequentazione
Rientrano nella categoria locali e aree confinate ad alta
frequentazione: negozi, alberghi, mense collettive,
bar e ristoranti, palestre, scuole, strutture
socio-assistenziali, carceri, mezzi di trasporto pubblico,
aeroporti, stazioni ferroviarie e marittime, locali di
lavorazione ad elevata umidità, ecc., e in generale i
locali con stazionamento prolungato in cui sono presenti
superfici a contatto continuativo con l’aerosol
generato dalla respirazione umana. Le misure di pulizia,
disinfezione e sanificazione devono essere rivolte
principalmente a quelle superfici che si trovano maggiormente
esposte al contatto con le persone, come
le superfici orizzontali che sono a livello del viso e del
busto, e quelle più manipolate, come maniglie di
porte e finestre, corrimano, pulsantiere, fotocopiatrici,
tastiere, mouse, ecc., poiché la probabilità di
14
presenza e persistenza del virus è maggiore.
Tutte le attività di disinfezione e sanificazione devono essere
eseguite dopo adeguate procedure di pulizia.
Per ciò che concerne la disinfezione delle superfici le evidenze
disponibili hanno dimostrato che il virus
SARS CoV-2 è efficacemente inattivato da adeguate procedure che
includano l’utilizzo dei comuni
disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio
(0.1% per superfici - 0,5% per servizi igienici),
etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di
contatto adeguato.
Locali con stazionamento breve e/o saltuaria frequentazione
Per i locali con stazionamento breve o saltuario di persone,
come ad esempio, corridoi, hall, magazzini,
alcune tipologie di uffici (es quelli occupati da un solo
lavoratore o con un’ampia superficie per postazione
di lavoro), ecc., compresi i locali dopo chiusura superiore a 9
giorni (tempo stimato di persistenza massima
del coronavirus sulle superfici inanimate), le misure di
pulizia, disinfezione e sanificazione devono essere,
similmente alla precedente situazione, rivolte principalmente a
quelle superfici che si trovano
maggiormente esposte al contatto con le persone, come le
superfici orizzontali che si trovano a livello del
viso e del busto, e quelle più manipolate.
In questo caso è opportuno effettuare le operazioni di pulizia
con saponi neutri seguite da risciacquo e
procedere alla successiva disinfezione delle superfici valutate
a più alto rischio con i prodotti indicati
sopra.
Info Malattie
|