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2014 Vuoto a rendere e vuoto a perdere

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Vuoto a rendere e vuoto a perdere

Vuoto a rendere indica che un contenitore (tipicamente bottiglie di vetro, ma anche in plastica PET) una volta svuotato dev'essere reso al fornitore, così che possa essere riutilizzato (si arriva fino a 20 riutilizzi per le bottiglie in PET, 40 per quelle in vetro). In genere, chi acquista il prodotto in vuoto a rendere paga una cauzione che viene resa al momento della restituzione, in contrapposizione al vuoto a perdere, che indica invece che il contenitore non viene restituito e può essere gettato come usa e getta o riutilizzato in altra forma.

Secondo studi condotti dall'Ufficio federale dell'ambiente della Germania i vuoti a rendere sono significativamente meno inquinanti degli usa e getta, l'ammontare dei rifiuti è ridotto del 96% per il vetro e dell'80% con la plastica. Il riuso per 20 volte di una bottiglia di vetro comporta anche un risparmio energetico del 76,91%.





Si riporta una nota riguardante il vuoto a rendere in Germania:

PFAND- il vuoto a rendere in Germania
Ogni tanto su Facebook gira qualche video sulle macchinette automatiche dei vuoti che si trovano nei supermercati tedeschi. Infili le bottiglie una ad una e alla fine viene rilasciato uno scontrino con indicato un importo che può essere riscosso alla cassa o decurtato dalla spesa.

Ma come funziona esattamente il vuoto a rendere in Germania?

Esistono due tipi di Pfand: quello relativo alle bottiglie usa e getta Einwegpfand, ovvero quelle di plastica leggera; e quello relativo alle bottiglie di vetro o plastica dura, che possono essere riutilizzate più volte, Mehrwegpfand. Si calcola che le bottiglie di vetro possono essere lavate e riutilizzate per 50 volte, mentre quelle di plastica dura per circa 25 volte.

Queste bottiglie sono facilmente riconoscibili perché hanno una striscia al di sopra e una al di sotto dell’etichetta, e sono i segni di ciò che rimane dal lavaggio.

Le prime bottiglie appartenenti a questo gruppo furono in Germania quelle della Coca Cola, che introdusse questo sistema nel 1929. La macchinetta del PFAND legge e riconosce l’etichetta ed in base a questa distrugge o mette di lato la bottiglia. Le bottiglie rimaste sane vengono poi riportate al produttore e preparate per un nuovo utilizzo.







Non rientrano nel sistema tutte le bottiglie importate dall’estero. Ad ogni bottiglia consegnata corrisponde un abbuono.

04/09/2014 Si inizia con il vuoto a rendere sperimentale in tutta Italia

Approvato in Commissione Ambiente alla Camera un emendamento al Collegato Ambientale che riformula la proposta di legge (a prima firma Stefano Vignaroli) sul "Vuoto a rendere".

Si prevede in via sperimentale una cauzione per gli imballaggi di vetro per la birra e acqua minerale serviti al pubblico da alberghi, residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri locali pubblici, sperimentazione da avviare entro sei mesi. Sorge il problema collegato alla parte finale del riutilizzi, in quanto la sottrazione degli imballaggi dal ciclo dei rifiuti non è vista di buon occhio dalle lobby dei gestori e dei petrolchimici.






23/01/2012 Ritorna il vuoto a rendere secondo il decreto liberalizzazioni

“Nuova vita al vuoto”, potrebbe essere lanciato così il ritorno in auge del vuoto a rendere. Ritorno il vuoto a rendere come da decreto liberalizzazioni che, tra le nuove misure, sceglie quella del “vuoto a rendere”: quando si compra un alimento, si paga una cauzione che viene restituita alla consegna, riportando il contenitore. Il decreto stabilisce che “I venditori al dettaglio devono ritirare dai consumatori finali, contestualmente alla cessione del singolo prodotto, il deposito cauzionale, garantendo la restituzione dello stesso o la corresponsione di un titolo all’acquisto di valore almeno equivalente, a fronte della restituzione degli imballaggi usati” , come avveniva 30 anni fa.

  Ma quali saranno i materiali da “rendere”? Sicuramente il vetro ma in teoria quasi qualunque tipo di imballaggio potrebbe essere restituibile: Cartone, tetrapak, vetro, plastica, alluminio: tutto ma si spera, almeno i contenitori di plastica.

26/08/2014 A Roma sconti e bonus per il vuoto a rendere

Per ridare nuova vita alle bottiglie vuote di vetro, plastica e ai contenitori di alluminio ed incrementare la raccolta differenziata con un ritorno economico immediato, sotto forma di bonus o sconti, viene adottato a Roma il Vuoto a Rendere, un sistema diffuso soprattutto all' estero e che presto potrebbe essere attuato anche a Roma secondo una delibera che verrà presentata a settembre firmata dal consigliere Dario Nanni.

I titolari delle catene di distribuzione che vogliono aderire al progetto stipuleranno con Roma Capitale una convenzione, impegnandosi ad attivare virtuosamente la filiera di recupero e riutilizzo dei vuoti in di vetro, plastica, alluminio, acciaio. Si dovrà stabilire il valore economico del bonus che sarà corrisposto e per gli stessi esercenti, che potranno usufruire di una riduzione della tariffa rifiuti. sempre in proporzione alla quantità di rifiuti riutilizzati e riciclati, con campagna di diffusione anche nelle scuole.

Il comune prevede un risparmio dei costi di oltre il 50%.

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