
Secondo la definizione data dalla European Bioplastics, la bioplastica è un tipo di plastica che deriva da materie prime rinnovabili oppure è biodegradabile o ha entrambe le proprietà ed è inoltre riciclabile.
***bioplastiche ottenute da amido di mais, grano, tapioca e/o patate: Mater-Bi (della Novamont), Biolice (della LCI), Bioplast (della Biotec; ottenuto da fecola di patate), Cereplast Compostables (della Cereplast), Biotecnomais, Vegemat (della Vegeplast),[Solanyl (ottenuto da bucce di patate)
***bioplastiche biodegradabili: Apinat (di API Applicazioni Plastiche Industriali)[8]
***Poli (acido lattico) (ottenuto dagli zuccheri): Pla Ingeo (della NatureWorks Llc)
***Poliidrossialcanoati (PHA)
***bioplastiche a base di cellulosa: Biograde.
Mater-Bi®è un’innovativa famiglia di bioplastiche che utilizza componenti vegetali, come l’amido di mais, e polimeri biodegradabili ottenuti sia da materie prime di origine rinnovabile, sia da materie prime di origine fossile. Si tratta di un materiale biodegradabile e compostabile per natura.
La bioplastica è dunque un tipo di plastica biodegradabile in quanto derivante da materie prime vegetali rinnovabili annualmente, decomponibili in qualche mese.e attualmente sono composte principalmente da farina o amido di mais, grano o altri cereali. Esse hanno anche il pregio di non rendere sterile il terreno sul quale vengono depositate e, dopo l’uso, consentono di ricavare concime fertilizzante dai prodotti realizzati, come biopiatti, biobicchieri, bioposate, e di impiegarlo per l'agricoltura.
I Mater-Bi® , prodotti nello stabilimento di Terni, si presentano in forma di granuli e possono essere lavorati per ottenere prodotti con caratteristiche analoghe o migliori rispetto alle plastiche tradizionali, ma perfettamente biodegradabili e compostabili. Queste alcune applicazioni:
nel settore agricolo (pacciamatura, legacci), nella ristorazione (piatti, posate, bicchieri, vassoi), nell’imballaggio (frutta e verdura freschi, muesli, prodotti da forno), negli accessori, giocattoli, e biofiller per il settore auto.
I vantaggi di un materiale "biologico" sono tanti:
***È un'alternativa a riciclaggio e reimpiego senza compiti ulteriori per i consumatori con b
iodegradabilità e decomposizione naturale in un tempo breve.
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Riduce gli oneri di gestione dei rifiuti nel caso in cui i materiali bio inizino a sostituire vetro, plastiche e rifiuti riciclabili; oppure vengano utilizzati per gli imballaggi.
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Producibilità di concimare
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Igiene dei contenitori alimentari
Le bioplastiche possono ridurre la disponibilità di derrate alimentari, quando sono prodotte a partire da prodotti agricoli come il mais (Zea mays).
Si ricorda che la finanziaria del 2007 già prevedeva che « ai fini della riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, del rafforzamento della protezione ambientale e del sostegno alle filiere agro-industriali nel campo dei biomateriali, è avviato, a partire dall'anno 2007, un programma sperimentale a livello nazionale per la progressiva riduzione della commercializzazione di sacchi per l'asporto delle merci che, secondo i criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario[11], non risultino biodegradabili. [...] Il programma [...] è finalizzato ad individuare le misure da introdurre progressivamente nell'ordinamento interno al fine di giungere al definitivo divieto, a decorrere dal 10 gennaio 2010, della commercializzazione di sacchi non biodegradabili per l'asporto delle merci che non rispondano entro tale data, ai criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario. »
Info Rifiuti Zero
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