
Incontro nella sede della Capitaneria fra la Capitaneria, la Gori, il
comune di Torre del Greco per intensificare il controllo di tutto il
litorale per controllare gli scarichi impropri di acque reflue provenienti da insediamenti abitativi negli alvei che
insistono nel territorio di Torre del Greco, in particolare in località
Montedoro, Ponte della Gatta, Cavallo, Sannazzaro, Lava Troia e Santa
Maria la Bruna.
Secondo gli attivisti di SALVIAMO IL NOSTRO MARE, sarebbe
necessario anche a Torre del Greco
1) utilizzare il telerilevamento come proposta dalla Guardia Costiera
2) sarebbe il momento, anche per Torre del Greco, di iniziare a
testare il progetto “Life-SeaSense” che prevede una
squadra di droni che dovrebbe sorvolare le coste campane per
scovare ogni irregolarità.sfruttando i sistemi “Lidar”, ossia basati su
luce laser, in grado di monitorare la qualità delle acque, metodo da
utilizzare anche per il controllo degli alvei.
3) per gli alvei vale anche l' altra proposta degli attivisti, quella
di controllare a tappeto tutti i nuclei familiari che potrebbero
scaricare irregolarmente negli alvei, semplicemente controllando i loro
certificati di scarico fognario con particolare riferimento agli
alvei che insistono nel territorio di Torre del Greco, in particolare in
località Montedoro, Ponte della Gatta, Cavallo, Sannazzaro, Lava Troia e
Santa Maria la Bruna.
Di questi alvei, gli attivisti ne hanno individuato tre
particolarmente grandi.
Questo il comunicato stampa:
Ciro Borriello sindaco, Guardia Costiera e Comune contro scarichi
abusivi di acque reflue
Incontro nella sede della Capitaneria al quale ha partecipato anche
la Gori
Partirà a breve sul territorio di Torre del Greco una task force per
arrivare alla progressiva eliminazione degli scarichi abusivi di acque
reflue. Un’azione di coordinamento condivisa tra Guardia Costiera e
l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello,
finalizzata al monitoraggio capillare ai fini ambientali del litorale. È
quanto deciso questa mattina, nel corso di un incontro svoltosi nella
sede della Capitaneria, al quale hanno preso parte tra gli altri il
comandante della Guardia costiera, Rosario Meo; l’assessore ai Lavori
pubblici, Luigi Mele; il responsabile operations di Gori, Andrea
Palomba: il dirigente della pianificazione dell’ente d’ambito
Sarnese-Vesuviano, Giovanni Marcello.
Proprio la Gori, nelle scorse settimane, aveva sollevato la
problematica, facendo seguito a un precedente incontro svoltosi a
palazzo Baronale il 21 ottobre nel corso del quale segnalò l’esistenza
di scarichi impropri di acque reflue provenienti da insediamenti
abitativi negli alvei che insistono nel territorio di Torre del Greco,
in particolare in località Montedoro, Ponte della Gatta, Cavallo,
Sannazzaro, Lava Troia e Santa Maria la Bruna.
Nell’incontro odierno i soggetti presenti hanno quindi convenuto
sulla necessità di programmare ulteriori attività di controllo, con la
collaborazione operativa di Gori, finalizzate alla definitiva
eliminazione di tali scarichi, anche in considerazione delle conseguenti
problematiche ambientali che ne derivano.
Una situazione che si trascina da tempo e sulla quale adesso si è
pronti ad intervenire: “Anche in considerazione – fa presente Luigi Mele
– dell’attenzione che la nostra amministrazione sta avendo nei confronti
del litorale, in particolare sulla necessità di procedere a un adeguato
rilancio della risorsa mare, importante volano di sviluppo per la più
complessiva proposta turistica riguardante la nostra città”.
“Questa azione – sostiene ancora l’assessore ai Lavori pubblici – non
deve essere letta come una sorta di vessazione nei confronti di
determinati cittadini. Ma è giusto evidenziare a chi si è reso
responsabile di queste manchevolezze, che oggi le cose sono cambiate e
che è doveroso adeguarsi a tutte quegli obblighi e prescrizioni che
impongono a carico di titolari di insediamenti, civili o di altra
natura, di garantire il corretto smaltimento dei reflui provenienti
dalle proprie attività. Insomma, quando partirà l’azione sul territorio,
chi non si sarà messo a posto in maniera autonoma sarà raggiunto dalle
inevitabili sanzioni di natura amministrativa e penale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il comandante della Capitaneria,
Rosario Meo: “Siamo di fronte – dice – ad una presa di coscienza comune
su una problematica estremamente importante per l’ambiente, una
iniziativa che ha una valenza unica. Parliamo di scarichi abusivi e
immissioni illecite che creano un elevato impatto sull’ambiente in
termini di inquinamento, in un’area già sottoposta a fattori antropici
rilevanti. A breve insomma partirà quest’azione comune volta a risolvere
quella che indubbiamente è una criticità sistemica, risolvibile o quanto
meno attenuabile attraverso il coordinato concorso di tutti i soggetti
istituzionali a vario titolo coinvolti nei processi gestionali e di
monitoraggio dei territori.”
Proprio in tale ottica, ed al fine di acquisire un quadro ancor più
completo di informazioni sulle fonti di inquinamento esistenti, il
tratto di costa del Miglio d’oro verrà sorvolato, di qui a breve, dagli
aerei della Guardia Costiera che provvederanno, nell’ambito della
convenzione sottoscritta con la Regione, a telerilevare tale zona di
litorale per portare alla luce eventuali ulteriori fonte d’immissioni
illecite.
Info Salviamo il Nostro Mare
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