
Nel corso di un' operazione finalizzata al contrasto dell’eco-criminalità nel tratto del litorale del “Miglio d’Oro” vesuviano condotta in stretto coordinamento investigativo con la competente Procura delle Repubblica di Napoli, gli uomini della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, in collaborazione con il Comando di polizia Locale di Ercolano, ARPA Campania, GORI Campania, ed ASL Napoli 3 hanno proceduto al sequestro di una conceria per la lavorazione e tinteggiatura di pellicce e indumenti di vario genere sito in prossimità dell’alveo cittadino di via Quattro Orologi del Comune di Ercolano con scarico nella fognatura pubblica e sversamento nelle acque di mare antistanti la scogliera di Località la Favorita.
Accertato lo scarico, SI è risaliti lungo il tratto fognario per la localizzazione dell’impianto produttivoun controllo visivo a tutti i tombini di Via Generale Niglio, risalendo al civico 29, nell' Opificio dedito all’attività di tinteggiatura di capi di vestiario (Pellicce) a mezzo impiego di coloranti e sostanze chimiche utilizzati per i relativi trattamenti a secco.
Il materiale veniva accumulato e poi, mediante un sistema di pompe, veniva sversato.
Scarsissime le condizioni igieniche con mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro, con deferimento immediato
alla competente Autorità Giudiziaria con sanzionamenti per omesso trattamento depurativo e scarico dei reflui di natura industriale direttamente nella fogna.
L’odierna operazione si inserisce in una più ampia attività di monitoraggio del territorio già da tempo avviata dalla Guardia Costiera Corallina con la collaborazione dell’ARPAC e l’ausilio della componente specialistica operativa aerea di telerilevamento ambientale lungo i maggiori alvei cittadini e l’intera rete infrastrutturale depurativa comunale, che ha consentito di accertare diversi situazioni di criticità legate alla rilevata, illecita immissione negli alvei di reflui di varia natura.
Complessivamente le attività investigative nel Miglio d' Oro hanno portato alla rilevazione di oltre 210 scarichi illeciti di natura civile ed industriale ed al sequestro di nove insediamenti industriali e di vasta area stoccaggio e deposito di rifiuti industriali occupante complessivamente oltre 14.650 metri quadrati di suolo.
Comunicato stampa:

Nell'ambito di una mirata e complessa operazione finalizzata al contrasto
dell'eco-criminalità ed a tutela e recupero dell'equilibrio ambientale del
litorale del "Miglio d'Oro" vesuviano condotta in stretto coordinamento
investigativo con la competente Procura delle Repubblica di Napoli, gli uomini
della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, con la collaborazione del Comando
di polizia Locale di Ercolano e la partecipazione di un team specializzato
dell'ARPA Campania, nonché di tecnici della GORI Campania, ed ASL Napoli 3
hanno proceduto al sequestro di un insediamento produttivo destinato alla
lavorazione e tinteggiatura di pellicce e indumenti di vario genere sito in
prossimità dell'alveo cittadino dei ex via Quattro Orologi del Comune di
Ercolano, in quanto in difformità di qualsivoglia tipologia di
autorizzazione ambientale e responsabile di scarichi industriali(solventi
chimici, vernici colorate altamente tossiche ed altri residui di lavorazione)
provenienti dalla suddetta attività nella prospiciente fognatura pubblica con
conseguente sversamento nelle acque di mare antistanti la scogliera di Località
la Favorita.
Complessa ed articolata l'attività investigativa,
la quale muovendo da specifiche segnalazioni circa la presenza di sostanze
coloranti lungo la scogliera antistante Villa Favorita e sulla scorta di
coordinate collaborazioni con le locali associazioni ambientaliste dalle quali
sono state assunte informazioni di dettaglio circa la frequenza degli
sversamenti nonché la fascia oraria di osservazione del fenomeno, ha visto gli
uomini della Capitaneria impegnati giornalmente lungo la fascia costiera al fine
di assicurare alla giustizia i responsabili di tale atto criminoso in spregio a
qualsivoglia principio di difesa ambientale ed incolumità della salute pubblica.
Le attività di indagine, per la sua complessità,
in quanto trattasi di scarichi recapitanti nel tratto tombato della pubblica
fognatura, ha necessitato di un continuo monitoraggio terra mare prevedendo nei
mesi scorsi anche un sorvolo aereo ad opera del Reparto Volo del Corpo delle
Capitanerie di Porto che ha portato, attraverso la individuazione di anomalie
termiche, alla localizzazione e circoscrizione del tratto di costa in questione.
Avendo circoscritto l'area di interesse e
ricevuta segnalazione ad opera di un battello ARPA Campania all'uopo in zona per
le analisi del caso, la Task Force ha in primis accertato lo scarico e
successivamente ha rapidamente risalito il tratto fognario per la localizzazione
dell'impianto produttivo operando materialmente, a causa del forte carico
antropico della zona e relativi insediamenti urbani, una ispezione visiva a
tutti i tombini di Via Generale Niglio.
Arrivati all'altezza del civico 29, la task
force, si è imbattuto nel richiamato Opificio dedito all'attività di
tinteggiatura di capi di vestiario (Pellicce) a mezzo impiego di coloranti e
sostanze chimiche utilizzati per i relativi trattamenti a secco. Il Locale
costituito da un seminterrato di circa 150 m2 ed in attività
lavorativa, è stato trovato sprovvisto di qualsivoglia autorizzazione sia in
materia ambientale che edilizia-urbanistica nonché in materia di igiene pubblica
e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Accertato lo scarico di reflui industriali
(coloranti, cloro, ammoniaca ,etc) attraverso un sistema occultato di pompe
sommerse e collettamento recapitante direttamente nel corpo idrico ricettore, il
team ispettivo costituito da Capitaneria e Polizia Locale con l'ausilio di
Tecnici specializzati dell'ARPA Campania e GORI ha provveduto a campionare sia
le sostanze recapitanti direttamente a mare che i reflui posti a valle del
sistema di raccolta dell'opificio ispezionato.
Le scarse condizioni igieniche e le palesi
assenze di dispositivi volti a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro
(sistemi antincendio, locali igienici idonei, DPI, etc), nonché la presenza di
ben cinque operai all'uopo identificati di cui uno di nazionalità Ucraina, ha
necessitato l'intervento dell'unità operativa del Dipartimento di Prevenzione
dell'Azienda Sanitaria Locale Napoli Napoli 3 Sud, il quale intervenuto sul
posto ha accertato l'assenza di qualsivoglia specifica misura volta a garantire
la gestione dei rischi sul Luogo di Lavoro (DVR, Nomine Medico Competente,
Contratti di Lavoro, etc) in spregio a quanto specificatamente previsto dai
dettami di cui al D.lgs 81/2008.
I titolari di siffatta vera e propria
"Bomba ecologica"
sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria e sanzionati per omesso
trattamento depurativo e scarico dei reflui di natura industriale prodotto dal
ciclo della lavorazione afferente le attività di tinteggiatura di pellicce che
venivano recapitate direttamente in rete fognaria e da qui nel corpo idrico
ricettore.
Gli stessi, oltre ad non ottemperare a quanto
previsto dal testo unico dell'ambiente relativamente alla normativa in tema di
scarichi fognari, si sono resi responsabili anche della cattiva gestione del
ciclo dei rifiuti segnatamente gli scarti di produzione. Inoltre i titolari sono
stati deferiti per tutto quanto concerne la materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro, per aver inottemperato alle disposizioni
di cui al D.Lgs. 81/2008.
L'odierna operazione si inserisce in una più
ampia attività di monitoraggio del territorio già da tempo avviata dalla Guardia
Costiera Corallina con la collaborazione dell'ARPAC e l'ausilio della componente
specialistica operativa aerea di telerilevamento ambientale lungo i maggiori
alvei cittadini e l'intera rete infrastrutturale depurativa comunale, che ha
consentito di accertare diversi situazioni di criticità legate alla rilevata,
illecita immissione negli alvei di reflui di varia natura.
La recente analisi statistica edita dall'ARPA
Campania circa il positivo trend afferente il miglioramento delle acque
ricadenti nel tratto di mare adiacente i territori vesuviani, suffraga la
diuturna azione di controllo posta in essere nell'ambito dell'Operazione Miglio
D'oro, consacrando difatti l'efficienza e la validità di un'azione incessante e
costante di monitoraggio dell'intera fascia litoraneo/costiera del "Miglio
d'Oro" ai fini del ripristino dell'equilibrio ambientale dei territori ed a
tutela della salute pubblica.
Nel complesso, le attività investigative sinora
poste in essere lungo l'intera fascia costiera ricompresa tra i comuni di
Ercolano, Portici e Torre del Greco, alla rilevazione di oltre 210 scarichi
illeciti di natura civile ed industriale ed al sequestro di nove insediamenti
industriali e di vasta area stoccaggio e deposito di rifiuti industriali
occupante complessivamente oltre 14.650 metri quadrati di suolo.
L'azione accertativa posta in essere dalla Task
Force ambientale, proseguirà con analoga incessante intensità, sia nei confronti
di attività produttive che civiche abitazioni, al fine di garantire il
ripristino del delicato equilibrio ecosistemico/ambientale.
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