
Di particolare entità le violazioni di natura
ambientale portate alla luce dagli organi di vigilanza:
-detenzione incontrollata di rifiuti speciali pericolosi e non autoprodotti in
assenza delle prescritte autorizzazioni, iscrizioni e comunicazioni accumulati
in strutture non idonee;
– abbandono incontrollato su aree demaniali marittime (Pneumatici, residui di
lavorazione, ecc.);
– accertata mancanza dei prescritti registri di carico e scarico dei rifiuti
speciali derivanti dall’attività d’impresa;
– dispersione diretta al suolo di olii esausti ed altre sostanze pericolose con
possibili contaminazioni della matrice ambientale alla luce della quantità di
materiale sversato nel tempo.
In esecuzione di specifico provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di
Torre Annunziata gli uomini della Capitaneria di porto di Torre del Greco hanno
provveduto al sequestro di uno dei maggiori cantieri navali ubicati nel porto di
Torre del Greco.
La struttura cantieristica in questione che si
estende su un'area demaniale marittima di oltre 2920 metri quadrati e su uno
specchio acqueo di oltre 1000 metri quadrati, è risultata priva di alcun titolo
concessorio demaniale marittima legittimante la relativa occupazione.
Il provvedimento di sequestro accompagnato da
specifico ordine di sgombero dell'intero compendio da ottemperarsi entro un
termine predeterminato, scaturisce di una capillare e complessa attività di
indagine dell' ambito portuale corallino denominata "Porto Sicuro" avviata da
ottobre 2015 dalla stessa Guardia Costiera di Torre del Greco in stretto
coordinamento con la Procura della Repubblica oplontina, ed in concorso con
personale tecnico rispettivamente:
- del Comune di Torre del Greco (intervenuti in qualità di Ausiliari di
Polizia Giudiziaria ex art. 348 C.P.P.) per gli aspetti di natura demaniale,
urbanistico-edilizi e paesaggistici;
- dell'A.s.l. Napoli 3 sud- Dipartimento di Prevenzione UOPC 57 Servizio
Igiene e Sanità Pubblica, Dipartimento di Prevenzione Collettiva Servizio di
Igiene e Medicina del Lavoro (SIMEL);
- del Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza ambienti di lavoro (SPSAL) per
gli aspetti legati alla conformità alle norme di igiene e sicurezza sui luoghi
di lavoro;
- dell'A.R.P.A. Campania per gli aspetti di natura ambientale.
La suddetta azione accertativa, ha consentito di
rilevare, attraverso una strutturata e complesse serie di verifiche tecniche ed
amministrative numerose violazioni di natura demaniale marittima,
urbanistico/edilizio e paesaggistico/ambientale nonché in materia di sicurezza
ed igiene dei luoghi di lavoro.
Di particolare entità le violazioni di natura
ambientale portate alla luce dagli organi di vigilanza:
- detenzione incontrollata di rifiuti speciali pericolosi e non autoprodotti
in assenza delle prescritte autorizzazioni, iscrizioni e comunicazioni
accumulati in strutture non idonee;
- abbandono incontrollato su aree demaniali marittime ( Pneumatici, residui
di lavorazione, ecc.);
- accertata mancanza dei prescritti registri di carico e scarico dei rifiuti
speciali derivanti dall'attività d'impresa;
- dispersione diretta al suolo di olii esausti ed altre sostanze pericolose
con possibili contaminazioni della matrice ambientale alla luce della quantità
di materiale sversato nel tempo.
Numerose, altresì, le prescrizioni (asseverate
tecnicamente da parte degli enti sanitari operanti in concorso) impartite da
parte di questa stessa Capitaneria di porto in attuazione delle nuove norme in
tema di ecoreati recentemente introdotte dal legislatore con la legge n. 68 del
22 maggio 2015 ed ottemperate da parte dei titolari delle attività
cantieristiche in un determinato e ben precisato arco temporale.
Nel corso della stessa operazione sono state
altresì fatte oggetto di controllo pontili, punti d'ormeggio, strutture
cantieristiche, sodalizi e ogni altra tipologia di attività ricettiva
localizzata nel porto di torre del Greco, attività, quest'ultima che ha portato
al deferimento all'Autorità competente di altri venti soggetti
titolari di attività per occupazione abusiva di aree e specchi acquei ed
accertata realizzazione di innovazioni non autorizzate su aree in concessione .
Circa 2500 (duemilacinquecento) i metri quadrati
complessivi di specchi acquei risultati occupati abusivamente attraverso
strutture d'ormeggio e numerose unità nautiche di diverse dimensioni
immediatamente fatte sgombrare e ripristinare a seguito di diffida ad horas
notificata a carico di soggetti concessionari e non.
Tale operazione va ad aggiungersi, affiancandosi
all'altrettanta, intensa attività di monitoraggio dell'intero litorale di
giurisdizione ricomprendente i comuni di Ercolano, Portici e Torre del Greco e
che ha consentito sinora di portare alla luce decine di illeciti perpetrati a
danni di interessi primari della collettività, quali l'ambiente e la sicurezza.
Continuerà incessantemente l'impegno degli uomini
della Capitaneria di Porto di Torre del Greco a presidio delle coste e dei mari
del litorale del "Miglio d'Oro" allo scopo di disincentivare qualsiasi forma di
abusivismo e di indebita aggressione al relativo patrimonio naturalistico ed
ecosistemico..
Info Salviamo il Nostro Mare
|