
L' ARPAC SI LIMITA ALLE SOLE ANALISI MICRO-BIOLOGICHE PER I SOLI DUE PARAMETRI DA
CONTROLLARE: Enterococchi intestimali ed Escherichia coli.
Questo perchè è stato ritenuto che la valutazione della qualità delle acque
possa essere effettuata solo su due parametri batteriologici (escherechia coli
ed enterococchi intestinali, più specifici come indicatori di contaminazione
fecale) rispetto agli 11 parametri ricercati secondo il DPR 470/82 (coliformi
totali, coliformi fecali, streptococchi fecali, salmonella, enterovirus, PH
fenoli, oli minerali, ossigeno disciolto, colorazione e trasparenza).
Sarebbe necessarie realizzare periodicamente le analisi chimiche ricercando altri tipi di inquinanti
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Da Napoli verso Torre del Greco si incontrano le seguenti zone balneari al
giorno 08/08/2016
1) Portici - Ex Bagno Rex balneabile di colore blù
2) Portici - Spiaggia lato Villa del Boeuf
balneabile di colore verde
3) Portici - Spiaggia libera Mortelle
balneabile di colore giallo
4) Ercolano - Ex-bagno Risorgimento da ex macello a II traversa Verzieri non
balneabile
5) Ercolano - La Favorita da II Trav. Verzieri a via Marittima Scalone non
balneabile
6) Ercolano - Punta Quattro Venti da via Marittima-scalone a sottopasso
Fiorillo balneabile di colore verde
Ricordiamo che nel 2012 il M5S contestò le misure ARPAC rifacendole in
proprio, una per ognuna delle tre zone balneari.
Le analisi diedero dei valori fortemente negativi indicanti l' assoluta non
balneabilità per tutte e tre le zone, con dei valori superiori anche a quelli
dell' ARPAC ma questo dipese anche dal fatto che le analisi del M5S riguardarono
la zona vicino alla riva di massima balneabilità mentre le misure dell' ARPAC
riguardavano zone più distanti dalla riva.
Negli anni successivi non si è capito più niente perchè le tre zone di
Portici sono diventate tutte blù per poi presentare altre condizioni di colore
diverso o di balneabilità diversa fino ad arrivare alla condizione odierna ed
alla notizia del 5 agosto sull' entrata in funzione dell' impianto di
sollevamento verso il depuratore di Napoli Est:
05/08/2016 Finalmente attivato l’impianto di sollevamento delle
acque reflue per il comune di Ercolano. Ci si aspetta ora un rapido
miglioramento della balneabilità anche per le due zone di Ercolano non
balneabili
Eliminati tutti gli scarichi a mare della rete fognaria del Comune di
Ercolano in Alveo Villanova, zona Favorita, via IV Orologi, Alveo Comune e via
Macello, che ora confluiscono nell’impianto di depurazione di Napoli Est.
Stamattina è stato attivato l’impianto di sollevamento per il rilancio dei
reflui verso il depuratore, raggiungendo di fatto l’obiettivo del progetto:
intercettare ed eliminare i cinque scarichi a mare della rete fognaria con un
impianto ad alta tecnologia. E questo alla presenza del sindaco di Ercolano Ciro
Buonajuto e del presidente di Gori Michele Di Natale.
Soddisfattissimo il sindaco che ha affermato:
L’entrata in funzione di questo impianto rappresenta un momento storico per
Ercolano. L’eliminazione degli scarichi a mare è un risultato eccezionale per
l’ambiente e per il nostro territorio. Si chiude il cerchio di un’opera iniziata
30 anni fa che offrirà un contributo decisivo per godere di un mare pulito e
balneabile. Nell’ultimo anno, i lavori hanno avuto una decisa accelerata che ci
ha consentito di anticipare addirittura i tempi previsti per la fine delle
opere.
Secondo il direttore generale di Gori, Francesco Rodriquez, i lavori si concluderanno in autunno, ma di fatto si è già raggiunta la totale funzionalità degli impianti e la definitiva eliminazione di tutti gli scarichi a mare sul litorale di Ercolano. Il servizio fognario è stato esteso ad oltre 3000 cittadini e portato a depurazione 35.000 abitanti equivalenti, ottenendo notevoli economie sia nell’individuazione delle soluzioni progettuali che nella gestione dell’appalto ed esecuzione dell’opera, pari a circa il 20% del finanziamento disponibile.
Sono stati costruiti 7,4 chilometri di collettori fognari a gravità lungo le principali arterie comunali, due impianti di sollevamento ed una galleria lunga circa un chilometro, al di sotto di via Arturo Consiglio nel comune di Ercolano. Il collettore in galleria, realizzato con la tecnologia del microtunneling che non prevede scavi a cielo aperto, ha raggiunto il pozzo costruito in piazza San Pasquale nel Comune di Portici ed è stato collegato al collettore litoraneo di Portici e, quindi, all’impianto di sollevamento in località Pietrarsa, che rilancia i reflui intercettati all’impianto di depurazione di Napoli est, attraverso il collettore vesuviano.
Secondo il presidente di Gori, Michele Di Natale si è data dignità al bellissimo litorale vesuviano, mirando a recuperarne tutta la sua valenza turistica.
08/08/2016 DA SALVIAMO IL NOSTRO MARE riportiamo una news
di Alessandro Caramiello secondo la quale il metodo da seguire sarebbe un altro.
In attesa della nota che sarà diffusa alla FESTA DELLE STELLE, riportiamo i
primi consigli
Dopo anni di denunce e segnalazioni anche da parte di cittadini
porticesi, gli scarichi fognari che riversavano in mare ad Ercolano zona ex
macello sono stati dirottati direttamente in un collettore fognario e fino al
Depuratore di Napoli Est. Purtroppo però il Depuratore di Napoli Est non è più
idoneo dagli inizi degli anni 2000 ed è proprietà del comune di Napoli. Sono
scaricati in mare i reflui di 100.000 abitanti, dopo un trattamento chimico
fisico, 250 metri al largo di San Giovanni a Teduccio e a 33 metri profondità.
Le pompe di sollevamento del collettore fognario terminato nel 2008 dovrebbero
trasportare i liquami dei fabbricati lungo tutto il corso Garibaldi nel
depuratore di Napoli Est ma a causa del troppo pieno o delle piogge intense,
sono scaricati in mare e con la corrente marina sono trasportati anche nel
porto del Granatello.Bisogna creare un tavolo di concertazione tra
Regione, Comune di Napoli e Portici per affrontare sinergicamente tutte le
problematiche riscontrate.
Azioni da intraprendere
L’ adeguamento del depuratore
L’attivazione della condotta sottomarina rispettando l’ordinanza sindacale del
Dicembre 2010 mai rispettata dalla Regione Campania
La messa in esercizio della centrale di sollevamento di via Palermo pronta da
anni e mai entrata in funzione lasciando inalterato l’impatto inquinante
dell’alveo Volla sul litorale di San Giovanni a Teduccio
Solo dopo queste azioni forse il nostro mare diventerà veramente pulito e
non intendo balneabile.
Info Salviamo il Nostro Mare
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