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07/09/2016 Operazione polizia ambientale della capitaneria di Torre del Greco. Scoperti scarichi abusivi sul litorale vesuviano, operazione della Capitaneria di porto

Continua senza soste l’attivita’ della capitaneria di porto di torre del greco nel contrasto all’ecocriminalita’ in danno dell’ambiente ed a tutela e recupero dell’equilibrio ambientale del litorale vesuviano da mesi impegnati in un’intensa e complessa azione di monitoraggio e controllo ambientale dell’intero tratto marino/costiero ricompreso tra i comuni di Torre del Greco, Portici ed Ercolano condotta in stretto coordinamento investigativo delle competenti Procure delle Repubbliche di Napoli e Torre Annunziata che ha gia’ consentito di portare alla luce numerose e gravi situazioni di compromissione ambientale, gli uomini della Guardia Costiera di Torre del Greco hanno proceduto nei giorni scorsi a capillari accertamenti in coordinamento con i comandi di polizia locale e tecnici arpac che hanno portato all’individuazione nel territorio di ercolano di alcuni scarichi abusivi di diversa natura e di diverse opere di contenimento di reflui e rifiuti liquidi realizzati in assenza delle previste autorizzazione di legge.
Nel corso della stessa attivita’ accertativa sono state altresi’ rinvenute alcune ulteriori criticita’ di natura ambientale legate all’accumulo di rifiuti su alcuni tratti di litorale del MIGLIO D’ORO per le quali e’ stata chiesta l’immediata attivazione delle prescritte procedure di rimozione da parte delle autorita’ locali competenti
La suddetta capillare
attivita’ accertativa portaTa avanti senza soste da oltre diciotto mesi con l’avvalimento
specialistico dell’arpac, ha consentito di ricostruire, attraverso una
strutturata e complessa serie di verifiche tecniche ed amministrative, una
mappatura delle varie e numerose immissioni illecite recapitanti nell’alveo
principale di bonifica (tratto tombato e tratto scoperto) che attraversa
l’intero territorio cittadino di Ercolano, a loro volta confluenti in mare e
costituenti fonti di inquinamento e di potenziale pericolo per il delicato
equilibrio ecosistemico di tale tratto di litorale.
Particolarmente
impegnativi gli accertamenti ispettivi del tratto tombato dell’alveo di bonifica
eseguiti con l’ausilio di apparecchiature tecniche di videoripresa specializzate
ed all’immissione di sostanza tracciante (fluorescina sodica) mista ad acqua,
all’interno dei siti da ispezionare (wc, lavabi/lavandini, caditoie, pozzetti di
ispezione), grazie ai quali è stato in grado di individuare i collegamenti tra i
Nel complesso ammontano ad oltre 220 (duecentoventi) le fattispecie illecite
ambientali portate sinora alla luce di cui oltre 150 (centocinquanta) legate ad
immissioni/scarichi illeciti al suolo e sottosuolo ed in corpo idrico recettore
che hanno portato, in numerosi casi al sequestro degli stessi insediamenti
produttivi di provenienza nonche’ al deferimento dei relativi titolari all’
Autorita’ Giudiziaria competente ed all’irrogazione di sanzioni
amministrative per oltre ottocentomila euro per:
-
attività di
gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi ;
-
abbandono
incontrollato di rifiuti speciali pericolosi;
-
scarico non
autorizzato nel sottosuolo e nelle acque sotterranee di reflui industriali ivi
sversati direttamente costituenti grave pericolo e potenziale fonte di
compromissione dell’habitat urbano circostante;
-
violazione del
vincolo di emissione in atmosfera di sostanze altamente inquinanti e nocive
per la salute umana;
-
violazione di
vincoli paesaggistici e urbanistico/edilizio;
-
immissione delle
acque reflue industriali prodotte dal ciclo di lavorazione direttamente nel
sottosuolo;
-
spandimento al
suolo di sostanze chimiche altamente nocive e pericolose per la salute umana e
per le stesse matrici ambientali.
Le attività di
controllo e repressione, poste in essere dalla guardia costiera estesa anche
all’intero sistema depurativo dei comuni vesuviani ricompresi proseguiranno con
analoga intensità al fine di garantire il ripristino del delicato equilibrio
ecosistemico/ambientale di tali territori di per se’ caratterizzati da gravi
criticita’ sistemiche.
In tale ottica la
stessa guardia costiera di torre del greco ha dato avvio ad virtuoso un percorso
di partenariato istituzionale con l’assessorato regionale all’ambiente, atenei
universitari (Uniparthenope, Federico II) enti di ricerca ed istituti
scientifici presenti sul territorio (cnr-iamc – enea – istituto zooprofilattico
sperimentale del mezzogiorno, stazione geologica anton dohrn, arpac, asl ,
osservatorio vesuviano, autorita’ di bacino), finalizzato a costituire un
osservatorio permanente ambientale del mare che mettendo a frutto le eccellenze
professionali presenti sul territorio ed operanti nel campo della promozione
ambientale, della formazione e della tutela del patrimonio floro/faunistico, sia
in grado di operare uno screening completo del delicato ecosistema floro/faunistico
del litorale vesuviano orientando altresi’ le strategie di governo e di sviluppo
e tutela dei territori stessi.
Info Salviamo il Nostro Mare
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