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16/02/2022 Dal 2024 gara per gli stabilimenti balneari
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-Via libera del Consiglio dei ministri, all'unanimità, all'emendamento al ddl sulla concorrenza che interviene sulle concessioni balneari, prevedendo la messa a gara dal primo gennaio 2024.
-Tra le misure previste nella bozza un delicato equilibrio tra tutela occupazionale, titolarità (e quindi investimenti) delle concessioni, ed apertura per nuove imprese al mercato del settore.
-Tutte le misure della bozza volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato nell'attività del concessionario uscente.
-Entro 6 mesi i decreti legislativi: il governo avrà sei mesi per adottare i decreti delegati con le nuove regole per le gare.
-Lo spirito dei provvedimenti in discussione per allinearsi con la normativa europea ed al fine di assicurare un più razionale e sostenibile utilizzo del demanio marittimo, favorirne la pubblica fruizione.
-Varchi sempre liberi per accedere in spiaggia.
-Favorire la partecipazione delle imprese con l' individuazione di requisiti di ammissione che favoriscano la massima partecipazione di imprese, anche di piccole dimensioni, e di enti del terzo settore.
-Tener conto delle concessioni degli ultimi 5 anni per salvaguardare chi ha già investito in stabilimenti balneari e per tener conto della professionalità che è conseguita da una titolarità nel tempo sugli impianti.
-No durata temporale alle concessioni che dovranno coprire un periodo non superiore a quanto necessario, per garantire al concessionario l'ammortamento e l'equa remunerazione degli investimenti autorizzati dall'ente concedente in sede di assegnazione della concessione.
-Un "indennizzo" per chi lascia lo stabilimento come compensazione per il concessionario che lascia la titolarità dell'impresa posto a carico del concessionario subentrante, in ragione del mancato ammortamento degli investimenti realizzati nel corso del rapporto concessorio.
-Considerazione del "pregio delle coste" con dei criteri che saranno individuati in modo uniforme, tenendo conto anche del "pregio naturale e dell'effettiva redditività delle aree demaniali da affidare in concessione".
-Una quota del canone per migliorare le coste da riservare all'ente concedente e da destinare a interventi di difesa delle coste e di miglioramento della fruibilità delle aree demaniali libere.
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