Schiume e mucillagini di poco conto a Torre del Greco oggi alle ore 13. Le mucillacini si vedevano lontane praticamente ad Ercolano.
Si ricorda che schiume e mucillagini non sono dannose per l' uomo e la balneabilità a Torre del Greco è la massima di tutti i tempi.
Queste sono le FAQ di Arpa Campania:
A cura di
Emma Lionetti e Lucio De Maio
Chi controlla la qualità delle acque di balneazione in
Campania?
ARPAC è l'Ente istituzionale
deputato a svolgere il programma di sorveglianza sulla qualità delle
acque di balneazione nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di
settore (d.lgs. 116/08 e D.M. del 30 marzo 2010 mod. D.M. 19 aprile
2018).
Cos'è la classificazione di
un'acqua di balneazione?
E’ la classe di qualità di un’acqua
di balneazione. Viene attribuita per legge al termine di ogni stagione
balneare ad ogni acqua sulla base di un'elaborazione statistica di tutti
i dati analitici delle ultime quattro stagioni balneari, compresa quella
appena terminata. La classe è una specie di biglietto da visita di
un'acqua che la caratterizza e resta invariata fino alla fine della
stagione balneare indipendentemente dagli esiti dei prelievi stagionali.
Quante sono le classi di
qualità?
Le classi di qualità previste dalla
norma sono quattro: Scarsa, Sufficiente, Buona, Eccellente. Le acque a
cui è attribuita la classe scarsa non sono idonee alla balneazione.
Quando un’acqua è definita
balneabile?
La balneabilità di un’acqua
dipende anche dalla sua trasparenza, dalla sua colorazione, dalla
presenza di schiume, mucillagini o rifiuti galleggianti?
No, la balneabilità di un’acqua,
sulla base della normativa vigente, prescinde dall’aspetto estetico e si
riferisce esclusivamente alla sicurezza sanitaria del bagnante.
Da cosa dipende la
trasparenza delle acque?
La trasparenza dell’acqua dipende
dalla presenza in sospensione di particelle. Queste, normalmente,
possono essere costitute da solidi sospesi come sabbia, più o meno fine,
messa in sospensione ad esempio dal mare agitato, oppure, dalla presenza
di fitoplancton, cioè da piccole microalghe, non visibili ad occhio
nudo, in grado, quando molto numerose, di conferire all’acqua
particolari colorazioni. Non è possibile
determinare la balneabilità di un’acqua sulla base della sua
trasparenza: un’acqua può apparire non trasparente ma essere balneabile,
mentre un’acqua trasparente può essere inquinata e non balneabile.
Cosa sono le schiume che si
vedono spesso in mare?
Nella maggioranza dei casi le
schiume, le mucillagini o i muchi a flocculi sono dovuti a cause
naturali e associati allo sviluppo di microalghe in mare. In
particolare, le schiume si creano facilmente con l’agitazione delle
acque determinata dalle eliche o idrogetti di grosse imbarcazioni,
oppure dal frangere delle onde sulle scogliere in presenza di onda lunga
e assenza di vento. Alcune condizioni ambientali favoriscono questi
fenomeni, come lo scarso idrodinamismo, l’assenza di vento e le alte
temperature del mare. Particolari correnti superficiali possono creare
zone di aggregazione dove queste schiume si possono addensare e con il
passare del tempo assumere colori che vanno dal bianco al marrone, in
tali zone è facile rinvenire la presenza di residui vegetali e di
rifiuti galleggianti.
Quanti controlli effettua ARPAC?
I controlli sulla qualità delle
acque di balneazione sono effettuati normalmente con frequenza mensile,
dal 1° aprile al 30 settembre, nel rispetto di un calendario dei
prelievi, reso pubblico da ARPAC sul proprio sito istituzionale e
comunicato dalla Regione al Ministero della Salute e alla Comunità
Europea. Oltre a questi prelievi vengono effettuati ulteriori prelievi
in ogni situazione in cui si riscontrano anomalie di vario tipo.In caso
di esiti sfavorevoli delle analisi determinanti la balneabilità, oltre
alla Regione e al Ministero della Salute, viene tempestivamente
allertata dall’ARPAC l’amministrazione comunale in modo che possano
essere adottati i provvedimenti del caso: ordinanza di divieto di
balneazione, identificazione delle cause di inquinamento e messa in atto
di misure di risanamento.
Durante la stagione balneare
quali sono i tratti di costa dove è vietato farsi il bagno?
La balneazione è in divieto permanente
in tutti i tratti di qualità scarsa e deve essere vietata in modo
temporaneo, a prescindere dalla classificazione, in tutte le acque i cui
esiti analitici dei prelievi effettuati da aprile a settembre hanno dato
valori di concentrazione di Escherichia coli e/o di Enterococchi
intestinali superiori alla norma. Per dette acque il Sindaco provvederà
ad emettere un'ordinanza di divieto alla balneazione che potrà essere
revocata a seguito di esiti favorevoli delle analisi supplementari
eseguite nello stesso punto e a distanze crescenti da esso.
Quanti tipi di prelievi effettua
ARPAC a tutela della salute umana?
Campionamenti previsti in date
prestabilite nei punti della rete di monitoraggio (Prelievi Routinari);
Campionamenti aggiuntivi in date fuori dal calendario secondo la
seguente tipologia:
-
Prelievo Supplementare
in caso di esito sfavorevole del campionamento routinario.
-
Prelievo in Punti
Studio (PS) predefiniti ad inizio
stagione balneare in corrispondenza di potenziali fonti di
inquinamento.
- Prelievo di DELimitazione
a distanza crescente a destra e a sinistra rispetto al punto di
prelievo di rete per definire i limiti di eventuali tratti interessati
dall'inquinamento.
- Prelievo OSTRE,
per lo studio della proliferazione in Regione Campania di
microalghe potenzialmente tossiche come Ostreopsis ovata.
- Prelievo in caso di
EMErgenze riscontrate da Arpac o segnalate da
altri, come colorazione anomala, presenza di schiume, aggregati
mucosi, mucillagini, presenza di iridescenze superficiali, chiazze
oleose, ecc..
Dove è possibile
informarsi sullo stato di balneabilità di un'acqua di balneazione?
Portale Acque ARPAC:
https://portale.arpacampania.it/
Portale Acque Ministero
della Salute:
www.portaleacque.it
APP “ARPAC Balneazione”:
App Store di Google e di Apple
Info Salviamo il Nostro Mare
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