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30/03/2022 Infermiere aggredite all’Ospedale di Torre del Greco: la condanna del sindaco di Ercolano e del sindacato degli infermieri Nursing Up

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Ennesima aggressione ai danni del personale sanitario campano riguardante due infermiere  colpite con calci, pugni e un ombrello da alcune persone che non volevano aspettare il proprio turno all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco.

Gli aggressori venivano da Ercolano. Per questo il primo cittadino di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha pubblicato sul suo profilo social un post di condanna e di solidarietà alle infermiere:

“La preoccupazione per lo stato di salute di un parente non giustifica nessun atto di violenza o aggressione ai danni del personale medico e sanitario. Quanto è accaduto lunedì sera al pronto soccorso dell’Ospedale Maresca di Torre del Greco è inqualificabile. Ho avuto modo di sentire telefonicamente una delle infermiere aggredite, è ancora scossa e provata da quanto accaduto. Solidarietà e vicinanza al personale sanitario coinvolto, ai tantissimi medici e infermieri che ogni giorno ci mettono il cuore e l’anima per stare vicino ai pazienti e ai loro familiari“.

Anche il sindacato degli infermieri Nursing Up ha condannato tale episodio riportando il racconto di Martina, una delle infermiere aggredite.

“Apprendiamo che all’ospedale Maresca di Torre del Greco erano in quattro, tre donne e un uomo. Era lo scorso 28 marzo. Martina era al box del pronto soccorso e per banali motivi, prima l’hanno colpita con un ombrello, poi l’hanno picchiata, tutti insieme. Come in una spedizione punitiva, come nel far west.

Calci e pugni: attimi di violenza senza fine, che potevano anche finire per peggio per una ragazza, per una infermiera, che ora, oltre alle conseguenze fisiche, dovrà combattere a lungo, come accade a tanti operatori sanitari, con le traumatiche “cicatrici” psicologiche di quanto accaduto.

 La Campania poi, rimane in assoluto tra le Regioni che fanno registrare il maggior numero di episodi di violenza, oltre 60 solo quelli ufficiali denunciati nel 2021, ma sopratutto le donne, le nostre infermiere, sono le vittime sacrificali, con il 78% delle aggressioni fisiche e psicologiche che si concentrano sul personale femminile“.


Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up, commenta i tragici fatti di Torre del Greco, che hanno visto consumarsi l’ennesima brutale aggressione nei confronti di un infermiere.

De Palma commenta lo scabroso caso di Torre del Greco: Pugni e calci, veri e propri raid punitivi ogni giorno trasformano in vittime sacrificali gli infermieri italiani. E’ ora di dire basta. Il 78% delle violenze viene perpetrato ai danni delle nostre infermiere»

Sanità, Nursing Up De Palma: «Ancora brutali violenze sugli operatori sanitari. A Torre del Greco, una infermiera, una donna, una ragazza di 27 anni, ha vissuto momenti da incubo che non dimenticherà mai. 

Pugni e calci, veri e propri raid punitivi ogni giorno trasformano in vittime sacrificali gli infermieri italiani. Di fronte a tutto questo non basta la mera indignazione, perché siamo tutti parte in causa. Le istituzioni garantiscano una adeguata protezione.

"Martina è una di noi, potrebbe essere nostra figlia, nostra sorella. Martina ha solo 27 anni, ama il suo lavoro, si comprende dalle prime parole con cui ha espresso il suo dolore e la sua paura, ma soprattutto indossa con orgoglio, da anni, la divisa da infermiera e da anni, non senza difficoltà, è in prima linea in quello che da sempre è il punto nevralgico di ogni ospedale, il reparto più importante, quello che per ogni paziente rappresenta il luogo di primo approccio con il personale sanitario. E’ infatti nei pronto soccorsi degli ospedali italiani, “palcoscenico” dell’ultimo e triste episodio di violenza ai danni di una giovane collega, che in molti casi, grazie alla nostra tempestività, alla nostra professionalità e alla nostra umanità, si possono porre le basi per salvare, ogni giorno, le vite dei nostri malati. 

Eppure, con sentimenti di indignazione e vergogna, nonché di giustificata angoscia per la brutalità di quanto accaduto, ci ritroviamo a commentare quello che è un drammatico bollettino di guerra, e ogni volta credetemi, prima da infermiere e poi da Presidente di un sindacato delle professioni sanitarie, faccio una fatica enorme a mettere giù i miei pensieri. 

E’ incredibile quanto è accaduto: apprendiamo che all’ospedale Maresca di Torre del Greco erano in quattro, tre donne e un uomo. Era lo scorso 28 marzo. Martina era al box del pronto soccorso e per banali motivi, prima l’hanno colpita con un ombrello, poi l’hanno picchiata, tutti insieme. Come in una spedizione punitiva, come nel far west. 

Calci e pugni: attimi di violenza senza fine, che potevano anche finire per peggio per una ragazza, per una infermiera, che ora, oltre alle conseguenze fisiche, dovrà combattere a lungo, come accade a tanti operatori sanitari, con le traumatiche “cicatrici” psicologiche di quanto accaduto".

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