
Lo strumento di pagamento più diffuso ed affermato tra le monete complementari si chiama Scec
Il nostro paese, come tanti altri, è in crisi economico-finanziaria:
le aziende non solo fanno fatica a guadagnare, ma in molti casi ci rimettono, continuando a reinvestire il denaro accumulato in tempi migliori con la speranza che le cose cambino. Inoltre 6,2 milioni di italiani non si nutrono abbastanza, ovvero il 10% della popolazione.
Ma da cosa è dovuta questa crisi?
Oltre al sistema economico-finanziario a debito che trasforma la moneta in un fine, la crisi attuale è dovuta da un fattore molto semplice: la mancanza di moneta in circolazione. In molti casi non manca né la voglia di lavorare, né la voglia di crescere insieme arricchendo la nostra economia tramite lo scambio di beni e servizi necessari al nostro vivere quotidiano.
Dal IV Municipio una risposta alla crisi: ecco lo Scec, la moneta unica di
Montesacro
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E allora cosa fare?
Esistono invero già modelli economici complementari
da poter utilizzare in maniera parallela all’Euro sia tra privati che fra
aziende, per continuare a scambiarci beni e servizi bypassando in parte il
sistema che ci viene imposto attualmente, utilizzando una moneta
complementari all’euro e questo sta diventando una moda in tutta Europa. Ovvero
si stanno usando strumenti di pagamento che integrano la mancanza di euro che si
trovano in circolazione.
La migliore soluzione è agire su due fronti integrando la massa monetaria con
mezzi di pagamento alternativi e perfettamente legali, utilizzando
1. una moneta complementare su base fiduciaria;
2. un sistema di compensazione multilaterale tra aziende su base
legale.
Lo strumento di pagamento più diffuso ed affermato tra le monete
complementari si chiama Scec.
che, fiscalmente, è inquadrato come buono sconto, ma svolge la funzione
di moneta al momento in cui viene accettato volontariamente dai negozianti e
speso nuovamente per ulteriori acquisti.
Essi sono sono distribuiti gratuitamente dall’associazione Arcipelago
SCEC con criteri pubblici, trasparenti ed uguali per tutti; vengono usati in
percentuale con gli Euro determinando un minor costo quando acquistiamo. Essi
sono un atto di Solidarietà concreta per ridurre i prezzi senza diminuire i
redditi. L’utilizzo dello Scec aiuta le aziende, restituendo maggiore
potere d’acquisto alle famiglie e riconsegnando benessere e sovranità ai
territori.
Per utilizzare gli Scec, basta procurarsene un pacchetto gratuitamente e poi
iniziare a controllare su Arcipelago Scec quali sono i negozi che li accettano.
Arcipelago Scec
I punti Scec si stanno diffondendo ovunque e gli scec stanno entrando anche nei municipi come a Parma ed a Roma
Informati subito su Arcipelago Scec Torre del Greco
Arcipelago Scec
Dove spendere gli scec
PER ISCRIVERSI AD ARCIPELAGO SCEC
PER ISCRIVERSI AD ARCIPELAGO SCEC COME COMMERCIANTI CON PARTITA IVA
26/04/2015 Riprende con forza l' azione di Arcipelago Scec a Torre del Greco
E' necessario fare un buon lavoro, grazie al passaparola e all’utilizzo dei
buoni solidali SCEC la rete può espandersi.
Tenere sempre gli SCEC nel portafoglio e arli vedere ad ogni negoziante di quartiere che frequenti e agli amici,
parenti, in modo da farli conoscere a tutti ed in pochissimo tempo si
moltiplicherebbe o triplicherebbe il
circuito.
I punti Scec si stanno diffondendo ovunque e gli scec stanno entrando anche
nei municipi come a Parma ed a Roma
Informati subito su Gruppo Arcipelago Scec Torre del Greco
09/07/2012 Lo Scec nel IV Municipio di Roma
Al IV Municipio. dopo
la Fidelity Card promossa dal Presidente del IV Municipio Cristiano
Bonelli, entra in vigore lo Scec, un nuovo strumento per combattere la
crisi puntando sul commercio locale. Il progetto nato a Napoli, si srta ora
diffondendo in tutta Italia, e viene promossa anche dalle istituzione, per
esempio a IV Municipio, a seguito dell'approvazione, nel mese di Febbraio 2012,
di una delibera presentata dall'assessore alle Politiche Sociali
Francesco Filini.
Il funzionamento è il seguente: commercianti, artigiani,
liberi professionisti ecc… decidono spontaneamente di aderire al circuito
attraverso l’erogazione di uno sconto sul prodotto del proprio lavoro, nella
misura che essi stessi stabiliscono (di norma si va dal 5 al 30%). Di per sè
non è nessuna novità: infatti oggi gran parte dei commercianti di quartiere
offre sconti ben più alti per tentare di sopravvivere alla crisi. La novità
consiste nella certificazione dello sconto attraverso i buoni SCEC, ovvero dei
pezzi di carta colorati emessi e distribuiti gratuitamente dall’associazione
Arcipelago Scec. Il negoziante che incassa i buoni di “Solidarietà che
Cammina” potrà rispenderli negli esercizi che hanno aderito al circuito".
Lo Scec esiste da alcuni anni e si sta diffondendo a macchia di
leopardo in tutta Italia, e tutta la Giunta di Roma sta lavorando
per diffondere il più possibile il mezzo messo a disposizione da Arcipelago
Scec e per far si che possa entrare nei servizi offerti dal Municipio IV, come
ad esempio accadrà nei centri ricreativi estivi che si svolgeranno nelle
scuole: sarà infatti possibile pagare una parte della quota in Scec.
Info Solidarietà
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