Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse dell'Eurozona: il tasso di riferimento rimane al 4,25%, il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento al 5,25% e quello sui depositi presso l'istituto centrale al 3,25%.
Era stata esaminata anche l' ipotesi di un taglio dei tassi, subito rientrata
Intanto Adusbef e Federconsumatori chiedono a Francoforte di smetterla con le liquidità e di tagliare i tassi di mezzo punto
L e due associazioni fanno notare che "le Rate sono sempre più salate per i titolari di mutui a causa dei continui incrementi dei tassi interbancari e che ogni incremento da 0,25 punti percentuali sul tasso Euribor determina un rincaro da 15 euro sulla rata mensile di un mutuo da 100 mila euro, e sommando gli aumenti che si sono registrati dal 2005 ad oggi le rate hanno subito incrementi che possono raggiungere il 70 per cento, passando da 1.000 euro mensili a 1.700 euro. "
Adusbef e Federconsumatori tornano a chiedere alla Bce "un taglio del costo del denaro di almeno 0,50 punti ed una riforma dell'ordine monetario da discutere nel prossimo G8" e chiedono ai mutuatari di pretendere l'applicazione del decreto Bersani sulla surroga e la portabilità dei mutui senza alcun onere economico.
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