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DDoS: acronimo per Distributed Denial of Service (da Wikipedia, l'enciclopedia libera)
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Un DDoS (acronimo per Distributed Denial of Service) è un attacco informatico svolto utilizzando un numero elevato di macchine attaccanti.
L'obiettivo è quello di rendere non disponibile una risorsa o un servizio. Per far ciò si "bombarda" di richieste il server dove risiede il servizio in modo da saturarlo e quindi impedirgli di rispondere correttamente alle richieste degli utenti leciti.
Gli hacker considerano il DDoS un attacco a forza bruta, in quanto non fa affidamento su conoscenze avanzate o su bachi del sistema, ma si avvale esclusivamente del numero elevatissimo di richieste che molti attaccanti sono in grado di generare.
Gli attaccanti tendono ad non esporsi direttamente, dato che per le forze dell'ordine sarebbe relativamente semplice risalire ai computer utilizzati per l'attacco. Gli attaccanti, per evitare di essere individuati e per avere a disposizione un numero sufficiente di computer per l'attacco inizialmente, infettano un numero elevato di computer con dei virus o worm che lasciano aperte delle backdoor a loro riservate; quando il numero di computer è ritenuto adeguato, o quando scatta una specifica data, i computer infetti si attivano e sommergono il server bersaglio di false richieste. Con l'avvento della banda larga il fenomeno dei DDOS sta assumendo proporzioni preoccupanti, dato che attualmente esistono milioni di persone dotate di una connessione ad Internet molto veloce e permanente ma con scarse o nulle conoscenze e contromisure riguardanti la sicurezza informatica.
Reflected DDos
Reflected DDoS
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