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Tassazione delle Rendite Finanziarie Estere
Dividendi 2020
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A partire dal 2004 è entrata in vigore una Nuova Normativa Fiscale per la Tassazione dei Dividendi per privati
e società a partire dal 2004 come riportato qui
La Tassazione approfondita delle Rendite Finanziarie
CAPITAL GAIN SU AZIONI ESTERE. Chi si avvale di un broker online americano per
la negoziazione in loco,
risultando un cliente residente in Italia, si vedrà accreditare i
guadagni in conto capitale al lordo dell'imposizione fiscale, ma dovrà
poi denunciare in Italia i redditi da capitali realizzati.
Secondo un trattato internazionale stipulato tra Stati Uniti e Italia,infatti,
gli investitori italiani che investono nei mercati americani sono
lordisti, ossia non pagano nessuna ritenuta sul capital gain che viene
quindi accreditato integralmente. Questo per evitare una doppia
imposizione fiscale poiché la plusvalenza viene tassata in Italia.
Gli adempimenti, imposta sul capital gain e sui dividendi, restano, dunque, a
carico dell'investitore, e vanno da questo inclusi nella sua
dichiarazione dei redditi annuale.
Soprattutto sul Capital Gain va previsto un calcolo piuttosto minuzioso
e più complesso di quello che svolgono gli intermediari italiani sui
titoli esteri: bisogna
tenere conto dell'ordine delle operazioni e delle quantita' di ogni lotto
acquistato, ogni lotto col suo prezzo di acquisto al cambio del giorno successivo,
anziché riferirsi al prezzo medio di acquisto (il gain/loss in questo caso va
computato a "lifo continuo" - come da comma 1bis
art.67 del Testo Unico 917/86 e successive modificazioni come da
http://dt.finanze.it)
E non va dimenticato (le sanzioni previste, se del caso,
sono pesanti) il monitoraggio valutario/il "quadro RW" della
dichiarazione dei redditi, che va quindi compilato adeguatamente secondo quanto indicato qui
http://www.agenziaentrate.it/
Alcuni trader per motivi di semplicità calcolano il capital gain sulla base del valore medio ed ad un cambio medio (anzichè considerare il cambio del giorno successivo)
Se si opera nei mercati
oltreoceano avvalendosi di un broker online
italiano,sarà quest'ultimo che provvederà a tassare la plusvalenza realizzata
come se si trattasse di un capital gain ottenuto negoziando titoli
italiani, ossia al 12,50%.)
ITALIA - U.S.A.
NUOVA CONVENZIONE TRA IL GOVERNO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA ED IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA
ITALIANA PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI IN MATERIA DI IMPOSTE SUL REDDITO E PER PREVENIRE
LE FRODI O LE EVASIONI FISCALI E PROTOCOLLO ANNESSO
www.ejn.it/legal/i_usa.
htm
FAQ PER I NON RESIDENTI
>http://invest-faq.com/articles/tax-non-us-nat.html
MINISTERO DELLE FINANZE
http://www.finanze.it
Decreto Legislativo 21novembre 1997, n.461 sulla riforma delle rendite finanziarie
www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/97461dl.htm
ALCUNE PRECISAZIONI
ESEMPIO DI CALCOLO PLUS/MINUS
Calcolo del capital gain in regime amministrato Il D.Lgs. n.461 del 21 novembre 1997,
riguardante il riordino delle rendite finanziarie e' materia abbastanza complessa.
Si riporta solamente, quel che riguarda il regime di tassazione "Amministrato" per i titoli
di capitale.
Il calcolo prevede la compensazione delle plus e delle minus nell'ambito della stessa
giornata; si procede poi alla tassazione delle plus realizzate mentre le eventuali
minus si possono compensare con le successive plus.
Il calcolo, secondo le disposizioni di legge, viene effettuato mensilmente, ed addebitato,
per esempio, nel corso del mese successivo al periodo d'imposta che si prende in cosiderazione.
Le banche dovranno versare le somme trattenute entro il sedicesimo giorno del secondo mese successivo al periodo d'imposta che si prende in cosiderazione.
E' rilevante per il calcolo, non la data dell' operazione, ma la data di valuta.
MODULO 8-ben
Per il capital gain, chi utilizza un intermediario italiano,paga regolarmente il 12.50% come
per le azioni italiane.
I dividendi , per esempio quelli USA, invece, vanno portati in dichiarazione dei redditi:
In aggiunta a questo c'è una tassazione USA "alla fonte" sui dividendi che per i residenti
italiani (e quelli dei principali paesi CEE, ma non per quelli di Montecarlo o di S.Marino,
ad esempio) è del 15%, anziché del 30%, che è pagato dai residenti fiscali dei paesi che non
hanno un "trattato fiscale" con gli USA.
Il modulo W8-ben serve a poter richiedere al fisco americano l'aliquota del 15% relativo
ai dividendi versati.
Viene richiesto dall'intermediario unicamente per poter documentare
in caso di "ispezione" per conto del fisco americano la robustezza delle ragioni per cui
si è richiesto e ottenuto di pagare per conto del cliente il 15% e non il 30%.
Per la precisione il fisco americano non ha "diritto" di richiedere di vedere i dati e
i W8-ben, dei clienti della SIM/Banca, ma sono gli "external auditors" della SIM/banca che,
ispezionate procedure e documentazione utilizzate dall'intermediario, debbono
poter certificare all'ingrosso al fisco americano che "tutto è in ordine", e
allora i W8-ben servono.
Questo documento è emesso dal Ministero del Tesoro USA e serve ad identificare il firmatario come soggetto esente dalla tassazione americana circa il capital gain in quanto viene garantito che tale
tassazione verrà applicata nel paese di origine; solo la tassazione sul capital gain è da considerarsi completamente "elusa"
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