Quella che si è appena conclusa, per i mercati finanziari internazionali, segna, ancora una volta, un momento di forte indecisione. Dopo il momento di forte ribasso che si è registrato in tutta la prima parte dell’anno sembra che i maggiori indici siano in una fase di congestione come se volessere prendere respiro o addirittura cambiare direzione.
Il DJIA da sempre considerato l’indice di riferimento più importante del mercato americano, stagna in una situazione di trading range in cui è anche dimiuita la volatilità, segno comunque che nelle prossime settimane si prepara qualcosa. La stessa cosa si può dire dei mercati orientali dove il Nikkei ha fatto registrare delle piccole flessioni ma con sedute poco movimentate e, anche in questo caso, con una diminuzione della volatilità.
Molto movimentato, invece, il mercato dei cambi dove il dollaro si è rafforzato rispetto all’euro per tutta la settimana fatta eccezione per l’ultima seduta dove c’è stato un recupero della moneta unica. In effetti si tratta del test di cui avevamo parlato nella nostra ultima analisi del cross euro-dollaro, quindi le prossime sedute saranno decisive.
Anche il prezzo del petrolio ha avuto una sostanziale flessione durante la settimana e si trova sul livello del supporto statico posto a quota 99$, come sempre, in questi casi, attendiamo di vedere le eventuali evoluzioni per poter tracciare il quadro dei prossimi giorni.
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