abbiamo sistemato il signor rossi, che sta ancora pensando a quel 40/60, e pensa che poiche' lui e'
aggressivo vorrebbe fare 30/70, e va bene ugualmente, la strategia diventa un po' piu' aggressiva,
come lui.
ora vediamo il signor bianchi, che e' un investitore di lungo periodo, come il primo, ma cerca anche
una resa dal capitale, per certe sue esigenze che non ci ha descritto.
mentre penso a cosa suggerirgli, arriva dante, l'amico fedele ed un po' rompiscatole :
- ciao, pro, cosa fai ?
- devo scrivere una strategia per il bianchi, a lui piace il dividendo, dice che ha fatto cosi' fatica a
guadagnare il denaro, che ora vuole godersene i frutti.
- mi sembra giusto.
- potrebbe comprarsi un bel pacco di obbligazioni, si prende le cedole e recupera il capitale
alla scadenza.
- scusa, ma per far questo gli bastava domandare alla sua banca, magari gli rifilavano anche
qualche obbligazione argentina che avevano sul gobbo ! se domanda a te, e' perche' pensa a
qualche cosa di meglio.
- va bene, allora vediamo :
la salvaguardia del capitale e' irrinunciabile, una parte del capitale disponibile deve lavorare
per questo scopo.
se il nostro capitale e' 1000, e la nostra visione e' di lungo periodo, diciamo 10 anni, vogliamo
essere sicuri che tra dieci anni i 1000 ci siano ancora.
perche' questo si verifichi, cominciamo ad individuare un misto tra titoli di stato (diciamo
decennali) ed obbligazioni corporate di primissima qualita'(diciamo circa a 5 anni), che dia una resa
complessiva intorno al 5 per cento, trascuriamo per il momento il problema della tassazione,
risolveremo ritoccando gli anni.
con una resa del 5 per cento, reinvestendo le cedole, sono necessari 600 per dieci anni.
allora comperiamo questi 600 di buone obbligazioni, e lasciamo l'ordine di reinvestire le cedole
nello stesso strumento : il nostro capitale e' garantito, tra 10 anni sara' di 1000 come oggi e nessuno
ce lo tocca (un po' di inflazione, forse, ma non si puo' avere tutto !).
ci rimangono 400.
comperiamo gli stessi 5 titoli del signor rossi, solo i primari, uno per settore, un finanziario, un
telefonico, un energetico, un industriale, uno misto tipo mediobanca.
diamo ordine di reinvestire le cedole nello stesso strumento.
abbiamo finito.
- e la resa ?
- eccola :
ogni sei mesi, diciamo 30 giugno e fine d'anno, contiamo quanti semestri ci separano dalla
scadenza dei nostri 10 anni, dividiamo il valore del nostro capitale azionario (le obbligazioni non si
possono toccare, stanno lavorando) per il numero dei semestri piu' uno.
A questo punto, vendiamo per la somma che risulta tante azioni quanto bastano del titolo peggiore
(rispetto alla rilevazione precedente), incassiamo, e questa e' la resa che ci mettiamo sul conto
corrente.
tentiamo un esempio :
a fine anno abbiamo 612 di obbligazioni, che non tocchiamo, e 430 di titoli azionari, c'e' stato un
po' di miglioramento nelle quotazioni, ed e' stato pagato qualche dividendo.
alla scadenza del nostro piano, tra dieci anni, mancano 19 semestri, piu' uno 20.
dividiamo per 20 i nostri 430, risultato 21.5.
il titolo che si e' comportato peggio e' stato la fiat, vendiamo 21.5 di fiat e mettiamo sul conto
corrente la nostra resa semestrale.
al prossimo semestre faremo la stessa operazione, i semestri saranno 18, piu' uno 19, dividiamo il
valore delle azioni per 19, immaginiamo che venga 25, immaginiamo che il peggior titolo sia
sempre fiat, vendiamo 25 di fiat e mettiamo sul conto corrente.
se invece il valore dei titoli fosse diminuito e non aumentato, il risultato della divisione sara' forse
20 invece di 25, pazienza, dividendo semestrale un po' piu' magro, speriamo meglio la prossima volta.
allora, tanto per riassumere : le obbligazioni non le tocchiamo, le lasciamo ricostruire il nostro
capitale iniziale, le azioni le vendiamo semestre per semestre durante il percorso, sino a portarle a
zero, ed il ricavo rappresenta ogni semestre la nostra resa.
a questo punto interviene dante :
- pro, questa volta la furberia l'ho capita subito.
- bene, dimmela.
- hai garantito il capitale alla scadenza, ed hai legato i profitti all'andamento del mercato
azionario, che alla lunga premia, tanto piu' da ora che e' su bassi livelli.
- bravo dante, e' proprio cosi'. e' la strategia delle compagnie assicurative che garantiscono il
capitale e legano i profitti ad un indice o a una sua parte. Con la differenza che in questo caso,
il bianchi guadagna tutto lui.
- meritiamo (?) un buon caffe'.
- che ti preparo subito.
E noi ci rivediamo la prossima volta.
giancarlo del bono di ruscalla
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